E’ morto nella notte tra l’8 e il 9 aprile Giannino Trapletti, 58 anni, l’ex sindaco di Borgo di Terzo aggredito domenica 28 marzo da Matar Mal, 33 anni, il genero senegalese, che gli aveva dato fuoco, ferendo poi anche il resto della famiglia. Le condizioni di Trapletti, con ustioni di secondo e terzo grado su oltre il 90 per cento del corpo, erano sembrate subito gravissime e nonostante le cure all’ospedale Niguarda di Milano l’uomo non ce l’ha fatta.
L’accusa per Matar Mal, che dopo aver dato fuoco al suocero si era ferito con un coltello, passa da tentato omicidio a omicidio. Ma non solo: resta il tentato omicidio su Tatiana Trapletti, sua moglie dalla quale è in fase di separazione, 36 anni e operatrice dell’Aeper, associazione per minori.
Sulla vicenda giudiziaria dell’immigrato potrebbe pesare il fatto di aver portato con sè, nella serata del 28 marzo, una tanica di benzina, per raggiungere l’abitazione della moglie (dalla quale si sta separando), dove c’era anche il suocero. Il suo gesto era sembrato premeditato.
Era una domenica sera e l’immigrato, disoccupato, aveva raggiunto piuttosto infuriato l’abitazione di famiglia, dove non risiedeva più da alcuni mesi. A partire da ottobre, infatti, la moglie Tatiana, madre di due figli, aveva avviato le pratiche per la separazione. Dopo aver scoparso il suocero con la tanica di benzina, facendo finire il liquido infiammabile anche sui due figli piccoli (uno di otto mesi e l’altro di due anni), Matar Mal gli aveva dato fuoco. Con un coltello aveva poi ferito la moglie Tatiana: per lei 40 giorni di prognosi in ospedale. Quindi si era ferito più volte, colpendosi al torace. Matar Mal, in stato di arresto, è ancora ricoverato alle Cliniche Gavazzeni di Bergamo. Il 3 aprile non ha risposto alle domande del Gip, evitando l’interrogatorio di convalida.
In seguito alla drammatica vicenda del 28 marzo l’avvocato della famiglia Trapletti, Cinzia Pezzotta, aveva parlato di "tragedia annunciata", elencando tutte le denunce presentate all’autorità giudiziaria contro gli atteggiamenti molesti di Matar Mal.
La camera ardente di Giannino Trapletti sarà allestita a Berzo San Fermo, nell’abitazione dell’anziana madre dell’architetto ucciso.
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