Alla fine sono indagati tutti e tre, il premier Silvio Berlusconi, il direttore del Tg1 Augusto Minzolini e Giancarlo Innocenzi commissario dell’Agcom. Il presidente del consiglio per concussione e “violenza o minaccia a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario” (articoli 317 e 338 del Codice penale); il direttore Minzolini per rivelazione di segreto istruttorio, avrebbe spifferato ad un Parlamentare dell’esistenza di un’inchiesta a Trani e infine Innocenzi indagato per favoreggiamento. Le indagini rientrano nell’inchiesta denominata Rai-Agcom, nella quale gli inquirenti indagano su un presunto piano, il contenuto delle intercettazioni telefoniche è eloquente e innegabile ma andranno verificate tutte le responsabilità penali, per chiudere i programmi televisivi sgraditi al premier, nella fattispecie “Annozero”, “Parla con me” e “Ballarò”.
Il commento del presidente del Consiglio, appresa la notizia è stato:«sono scandalizzato perché a Trani ci sono stati palesi violazioni della legge, è un’iniziativa grottesca e a fini puramente mediatci».
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