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Auditorium

Il ministro Bondi presenta il libro di Saffioti

C???era anche il ministro alla Cultura Sandro Bondi alla presentazione di ???Viva l???Italia ??? tre giovani fra Zogno e Reggio Calabria???, libro scritto e pubblicato da Carlo Saffioti.

C’era anche il ministro alla Cultura Sandro Bondi alla presentazione di ”Viva l’Italia – tre giovani fra Zogno e Reggio Calabria”, libro scritto e pubblicato da Carlo Saffioti, consigliere regionale e coordinatore provinciale del Popolo della Libertà. Un appuntamento che segna l’inizio della campagna elettorale del candidato del centrodestra. Ed infatti sono moltissime le persone che hanno riempito l’auditorium di piazza della Libertà, molti hanno dovuto seguire l’incontro in piedi.
“Viva l’Italia” è un libro carico di storia e, per Saffioti, di storia familiare, perché l’agile volume con copertina che riproduce il Ttricolore contiene le testimonianze e i diari di suoi tre antenati: Pietro Volpi (1843-1911), Pietro Oprandi (1898-1924), entrambi di Zogno, e Carlo Giuffrè Grimaldi (1891-1915), calabrese di Reggio. Storie individuali, che si intrecciano però con la storia dell’Unità d’Italia e, oltre 50 anni dopo, della Prima Guerra Mondiale. Pietro Volpi, il 5 maggio 1860, scrive ai genitori di essere prossimo a partire “per la Siciglia, a combattere per la Patria” e poco tempo dopo il direttore della scuola di Pietro scrive a suo padre “nel dubbio che sia tra quelli che abbandonarono la scuola per recarsi in alcuna provincia italiana che combatte per la patria”. Parole scritte quando il giovane, di soli 17 anni, era già sbarcato a Marsala, con i Mille di Garibaldi.
La seconda parte di Viva l’Italia è invece dedicata agli antenati di Saffioti, due prozii, che presero parte alla Grande guerra: Pietro Oprandi da Zogno e Carlo Giuffrè Grimaldi, morto nel Carso il 22 ottobre del 1915. Un conflitto durissimo, esteso ed estenuante, e “dagli scritti dei miei avi – dice Saffioti – emerge chiaramente la volontà di impegnarsi e sacrificarsi per il bene della Patria”. “Viva l’Italia” parla di Risorgimento già con la sua grafica e la sua iconografia: un Tricolore, un quadro per Garibaldi, la foto della camicia rossa di Pietro Volpi, immagini del re e di Cavour. “Vi è la possibilità di rileggere non una storia minore, ma una microstoria, intrecciata con l’evento generatore del nostro presente, l’unità d’Italia” scrive nella prefazione il ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi.

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