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Esposto fiom

La vertenza Frattini arriva in Procura

I legali Fiom ritengono che “non esistano in effetti due rami d’azienda, bensì un’attività unica” riferisce Mirco Rota, segretario provinciale.

Una giornata in Procura per la vertenza Frattini: sindacalisti e delegati delle Rsu sono convocati, martedì mattina 19 gennaio (alle 9), per fornire informazioni a seguito dell’esposto presentato alla fine del novembre dall’avvocato Roberto Bruni a nome della Fiom-Cgil.
Nella storica azienda metalmeccanica di Seriate che si trova in concordato preventivo, la Fiom Cgil ha sollevato la questione dell’"uscita impropria" di macchinari "per un valore di circa un milione di euro" alla Frattini in concordato preventivo per farli passare al ramo d’azienda acquisito dalla Mall Herlan e che oggi si chiama Frattini Tech.
Sull’altra vicenda, invece, quella della mancata assunzione di molti lavoratori da parte di Frattini Tech srl, dalle prime valutazioni i legali Fiom ritengono che “non esistano in effetti due rami d’azienda, bensì un’attività unica” riferisce Mirco Rota, segretario generale provinciale della Fiom Cgil. “Pertanto le premesse ci spingono a procedere con le cause per far assumere chi è rimasto fuori”.
La società Frattini Tech ha acquistato il ramo d’azienda Metal Container ed ha assunto 37 ex lavoratori Frattini. Sui 192 che, prima dell’estate, lavoravano nello stabilimento, ora 120 restano senza prospettive lavorative.
Oltre 2 mesi fa il sindacato aveva spedito quasi una trentina di impugnative per contestare la mancata assunzione. Trascorsi i 60 giorni previsti a norma di legge, ha dunque chiesto la conferma del mandato ai lavoratori per poi avviare le cause.
Intanto, la scorsa settimana, è cominciato il quarto mese di presidio permanente davanti ai cancelli dell’azienda
 

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