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Pedrengo

Studenti e Unicef per i diritti dell’infanzia

Sono già 20 le candeline per la Convenzione Onu. Per l’occasione gli di Pedrengo hanno consegnato ad ogni alunno copia del testo approvato nel 1989.

Sono già 20 le candeline per la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Per l’occasione gli assessori ai Servizi Sociali, Emanuela Marchesi, e all’Istruzione e Sport, Annamaria Zenoni, delegati Unicef, si sono recati alle scuole di Pedrengo, per ricordare agli alunni il felice anniversario. Quale segno tangibile dell’evento, hanno consegnato ad ogni alunno copia del testo approvato il 20 novembre del 1989 dall’Assemblea Generale dell’ONU. Inoltre, alla responsabile del plesso della scuola primaria di 1° grado, Viviana Oberti, e della scuola secondaria di 1° grado, Silviana Savelli, sono state consegnate le bandiere dell’Unicef e un libro informativo.
"E’ importante far sapere ai bambini che la Convenzione sui diritti dell’infanzia è il trattato sui diritti umani maggiormente ratificato nella storia umana – afferma l’assessore all’Istruzione Annamaria Zenoni – Inoltre, è il più importante strumento giuridico a disposizione di tutti coloro (individui, famiglie, associazioni, governi) che si battono per un mondo in cui ogni bambino e ogni bambina abbiano le medesime opportunità di diventare protagonisti del proprio futuro".
"Durante l’incontro – spiega l’assessore ai Servizi Sociali Emanuela Marchesi – è stato comunicato agli alunni che alla Convenzione si affiancano due protocolli molto importanti, approvati dall’assemblea generale Onu nel 2000 e ratificati dall’Italia con legge 11 marzo 2002, concernenti la vendita di bambini, la prostituzione e la pornografia riguardante i minorenni e il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati. Argomenti di estrema attualità, con i quali i bambini si imbattono tutti i giorni, in televisione e sui giornali".
La Convenzione, come spiega l’Unicef, ha introdotto per la prima volta l’idea del "bambino come soggetto di diritti invece che mero oggetto di tutela e protezione da parte del mondo adulto". Essa ha presentato concetti nuovi come il rispetto dell’identità del bambino, della sua privacy, dignità e libera espressione e ha ripreso, ampliandoli e specificandoli, i principi stabiliti dalla Dichiarazione del 1959. Ma, soprattutto, la Convenzione è il primo trattato universale e multilaterale che ha stabilito diritti internazionalmente riconosciuti al bambino, vincolando gli Stati a rispettarli concretamente e a presentare regolarmente rapporti sull’attuazione. Tali rapporti devono essere resi a un apposito Comitato Onu sui diritti dell’infanzia, composto da personalità indipendenti di provata esperienza e fama internazionale. L’Italia ha ratificato la Convenzione il 27 maggio 1991 con la legge numero 176 e a tutt’oggi, 193 Stati, un numero addirittura superiore a quello degli Stati membri dell’Onu, sono parte della Convenzione. In quanto dotata di valenza obbligatoria e vincolante, la Convenzione del 1989, obbliga gli Stati che l’hanno ratificata a uniformare le norme di diritto interno a quelle della Convenzione e ad attuare tutti i provvedimenti necessari ad assistere i genitori e le istituzioni nell’adempimento dei loro obblighi nei confronti dei minori.

 

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