Forse è solo una goliardata di pessimo gusto. O magari è un segnale, piccolo piccolo, di qualcos’altro. A scanso di equivoci, la Fiom Cgil si è presentata in Questura per denunciare di aver appreso dalla Brembo spa che sulla bacheca riservata alle comunicazioni sindacali dello stabilimento di Curno sono stati trovati due volantini marchiati con la stella a cinque punte (il simbolo delle Brigate rosse).
Si tratta di due documenti ufficiali del sindacato (uno riguarda lo sciopero del 6 novembre scorso, l’altro le polemiche sull’accordo separato per il contratto di categoria) sui quali mani ignote hanno tracciato, in un caso con una penna biro e nell’altro con un pennarello, il marchio del brigatismo rosso. L’azienda presieduta da Alberto Bombassei ha avvisato i delegati della Fiom.
Pochi giorni dopo il segretario provinciale Fiom Mirco Rota e i suoi più stretti collaboratori si sono rivolti alla Digos per segnalare l’episodio. I metalmeccanici Cgil denunciano di essere le prime vittime di un tentativo di gettare fango sulla loro attività in una fase molto delicata del confronto sindacale. Si tende a considerare la scoperta più uno scherzo di dubbio gusto che qualcosa di veramente pericoloso. Ma tocca ora alla Digos svolgere accertamenti per individuare se c’è dell’altro ed eventualmente i responsabili.
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