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Economia

Berlusconi: crisi finita Ma Draghi lo stoppa

Secondo il presidente del Consiglio il peggio ?? alle nostre spalle. Per il Governatore di Bankitalia la ripresa non si intravede ancora.

Siamo in un momento in cui «il peggio della crisi finanziaria sembra sia alle nostre spalle e sia iniziata, sia pure lentamente, la ripresa». Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, lo scrive in un messaggio inviato al presidente dell’Acri in occasione della Giornata del Risparmio. 
Berlusconi esprime poi apprezzamento da parte del governo per «il comportamento tenuto dal sistema bancario italiano che ha affrontato la crisi in condizioni migliori rispetto a quelle di tanti altri Paesi» e sottolinea come «la rete di protezione predisposta tempestivamente dal governo abbia rafforzato l’immunità delle banche italiane nei confronti della crisi».
Analogamente al premier anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha fatto pervenire al presidente dell’Acri un messaggio nel quale sostiene che «In un momento nel quale il Paese è chiamato ad un impegno straordinario per il superamento degli effetti della crisi globale e per il contenimento delle difficoltà e tensioni che si vanno producendo sul piano sociale» è necessario «ora definire le nuove regole e le necessarie misure di riforma e rafforzamento delle istituzioni internazionali». «Il più incisivo coordinamento delle decisioni assunte a livello politico mondiale ed il rafforzamento del ruolo delle istituzioni finanziarie internazionali hanno prodotto apprezzabili risultati in una situazione economica così difficile. Occorre ora – puntualizza Napolitano – definire le nuove regole e le necessarie misure di riforma e rafforzamento delle istituzioni internazionali: in questo contesto – prosegue il Capo dello Stato – assumono grande importanza le iniziative riguardanti la vigilanza finanziaria europea, per migliorare, attraverso un più elevato livello di protezione degli investitori, la fiducia nei mercati e la stabilità del sistema. Nel quadro della creazione di condizioni favorevoli alla crescita nei diversi contesti locali, un ruolo decisivo può essere svolto da un sistema creditizio che riesca a mantenere un forte radicamento territoriale senza rinunciare alle opportunità offerte dall’inserimento in mercati finanziari aperti alla concorrenza e ben regolati. L’Acri- conclude Napolitano – apporta al dibattito sulla dimensione locale dello sviluppo l’esperienza importante sul piano economico, non meno che su quello culturale e sociale delle casse di risparmio e delle fondazioni di origine bancaria fornendo così, anche attraverso le giornate del risparmio, un contributo rilevante alla riflessione su questi temi».
Invece il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi nel suo intervento ha confermato che la caduta delle economie in tutti i Paesi del mondo si è fermata ma ha anche sottolineato i dubbi sulla stabilità della ripresa: «La caduta in cui le nostre economie si stavano avvitando, tra la fine del 2008 e l’inizio di quest’anno – ha detto Draghi – si è fermata. Siamo meno sicuri che si stia effettivamente avviando una ripresa duratura, che non poggi solo sul sostegno straordinario delle politiche economiche». E per questo secondo il governatore «è urgente riprendere il cammino delle riforme».

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