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Il caso

Aggressione a Venezia, la Lega cancella un suo uomo dal web

Il 31enne coordinatore dei Giovani Padani di Cividate scompare dai siti Internet. E' tra i quattro bergamaschi indagati per il pestaggio di due camerieri immigrati a Venezia.

La Lega Nord fa scomparire un proprio uomo dal web. Perché? Il diretto interessato è Fabio Vitali, 31 anni, di Cividate, fino a pochi mesi fa coordinatore del Movimento Giovani Padani “Ogliensi – Cividate al Piano”.
E’ indagato per lesioni e danneggiamenti, con l’aggravante della finalità dell’odio etnico e razziale: con altri tre bergamaschi, di cui due certamente tesserati alla Lega Nord, secondo la Procura della Repubblica di Venezia picchiò due camerieri immigrati nella trattoria “La Bricola”, tra le calle della Laguna, il 13 settembre scorso (nella foto una vittima). Quel giorno si svolgeva la “Festa dei Popoli Padani”.
Vitali è l’unico dei quattro accusati del quale è emersa l’identità. E’ indagato, appunto, non condannato, né tantomeno imputato. Eppure il Carroccio ha avuto una gran fretta di epurarlo dalle sue pagine web.
Così, per la prima volta, vi proponiamo due link che non portano da nessuna parte. Il primo è un collegamento (clicca) ormai in bianco, che rimanda ad una pagina “svuotata” dei Giovani Padani. Su quella pagina, almeno fino alla serata di giovedì 22 ottobre, compariva il nome di Fabio Vitali, con tanto di numero di cellulare, impegnato ad organizzare una giornata sulla sicurezza, con altri coordinatori dei giovani leghisti. Il link è scomparso. Oltre al vero e proprio sito i Giovani Padani hanno anche un loro forum, dove il nome di Fabio Vitali compariva fino alla mattinata del 23 ottobre: cancellato anche da quella pagina.
Vitali resta presente solo a questo link (click!) , dove c’è l’elenco degli organizzatori di pullman per la Festa dei Popoli Padani del 2008. Insomma a quanto pare il Carroccio, in silenzio, si è mosso per tempo. Ma forse la vicenda merita una ricostruzione, dato che giusto ieri (27 ottobre) Vitali e gli altri tre bergamaschi sono stati interrogati dal Gip di Venezia, avvalendosi però della facoltà di non rispondere. E ora restano in trepida attesa di una decisione del giudice.
Il giorno in cui alla trattoria “La Bricola” quattro individui misero a soqquadro il locale era il 13 settembre. Due camerieri pestati: uno albanese, 30 giorni di prognosi, uno tunisino, 7 giorni. Tante urla: “Albanesi di merda”. Un mese e nove giorni dopo, esattamente il 22 ottobre, la Digos di Venezia in collaborazione con quella di Bergamo, e su mandato del pm Emma Rizzato, perquisiscono quattro abitazioni in provincia di Bergamo. Tre a Cividate e una a Grumello del Monte. Tramite l’analisi di alcuni messaggi in Internet e molte immagini del raduno leghista a Venezia, la polizia e il pm sono molto sicuri di quel che fanno e finiscono, tra le altre, a casa di Vitali, l’uomo che usa spesso indossare una maglietta della nazionale padana, e che probabilmente la indossava anche il 13 settembre in Laguna, almeno secondo l’accusa.
Nella stessa mattinata in cui si diffondeva la notizia delle perquisizioni fonti di polizia fornivano le iniziali dei quattro soggetti, accompagnandole ad una raccomandazione: non si tratta di tesserati leghisti, probabilmente solo di simpatizzanti. Le iniziali, almeno per quanto riguarda il caso di Vitali, erano sbagliate, dato che l’indicazione era su tal F. B., 31 anni, di Cividate.
Bergamonews.it ha poi ricostruito la vicenda in quella stessa giornata, parlando proprio del 31enne di Cividate e riferendo che era stato, sicuramente fino a qualche mese fa, coordinatore dei Giovani Padani. Nella stessa giornata il segretario provinciale della Lega Nord Cristian Invernizzi aveva dichiarato, in un primo momento, di non conoscere gli indagati, e in seconda battuta aveva aggiunto che avrebbe provveduto ad una sospensione cautelativa nel caso in cui si fosse trattato davvero di persone tesserate al Carroccio. Già il giorno dopo, secondo quanto ci riferiscono molti commentatori e lettori del nostro giornale, i link in Internet riferiti a Fabio Vitali sono scomparsi dal web.

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