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Caravaggio

Minacce di morte dal carcere, negoziante chiude

Maria Torlaschi due anni fa fu sequestrata per 4 ore nella sua bottega da Vincenzo D'Errico, che qualche giorno dopo, preso e poi rilasciato per un cavillo, uccise Luigina Polloni. Ora l'omicida la minaccia dal carcere.

Un incubo senza fine. Dopo esser stata segregata nel suo negozio per quattro ore da un balordo, la sua vita non è stata più la stessa. Maria Torlaschi, 29 anni, commerciante di Caravaggio, ha deciso di chiudere per paura, come scrive Il Giornale di Treviglio. Il suo aguzzino, che tra l’altro è pure un omicida, le ha spedito una lettere con minacce di morte dal carcere, dove è finito anche grazie a lei, che l’ha riconosciuto e denunciato ai carabinieri.
Il pomeriggio di paura risale al marzo del 2007: Vincenzo d’Errico fa irruzione nel suo negozio, la sequestra per quattro ore legandola e poi si droga davanti a lei. Maria non reagisce, l’uomo la minaccia con una siringa dicendole: se mi denunci ti ammazzo. Lei però cinque giorni dopo si decide e va dai carabinieri, che arrestano il personaggio, per loro una vecchia conoscenza. E qui succede il papatrac: per un malinteso tra pm e carabinieri (che all’epoca suscitò più di una tensione tra i militari di Treviglio e la procura), D’Errico viene rilasciato. E colpisce ancora. Piomba nel colorificio dove lavora Luigina Polloni, chiude a chiave la porta e le chiede soldi. Luigina si impaurisce e impugna un taglierino: ferisce l’uomo, che perde la testa. Ne nasce una collutazione, Luigina muore stangolata dai vestiti attorcigliati attorno al collo. D’Errico finisce di nuovo in manette, scoppia la polemica. Ora è in carcere, ma riesce ancora a fare paura alle sue vittime.

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