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Il processo

Vieri chiede 21 milioni a Inter e Telecom

L'ex attaccante atalantino chiede un risarcimento di oltre 21 milioni di euro da Inter (9 milioni) e Telecom (12) per una presunta attività di spionaggio.

Corridoio della decima sezione del tribunale di Milano blindato e interdetto ai giornalisti. Motivo: l’udienza della causa intentata da Bobo Vieri contro l’Inter, squadra in cui ha giocato dal 1999 al 2005, per ottenere un risarcimento di oltre 21 milioni di euro da Inter (9 milioni) e Telecom (12) per una presunta attività di spionaggio ai suoi danni. Giovedì c’è stata l’audizione dei testimoni: davanti al giudice hanno deposto lo stesso Vieri, sua madre e la compagna del calciatore Melissa Satta. 
Dopo l’udienza il legale di Vieri, Danilo Buongiorno, ha spiegato che dalle deposizioni sono emerse conferme di «fatti gravi che hanno enormemente limitato i diritti» del suo assistito. «Ora bisognerà valutare attentamente gli atti penali acquisiti in questa causa – spiega -. Questo potrebbe portare alla riapertura del procedimento disciplinare». In futuro potrebbero essere sentiti anche il presidente nerazzurro Massimo Moratti e l’ex numero di Telecom Marco Tronchetti Provera. La causa era stata inizialmente affidata al giudice Raimondo Mesiano, poi trasferito alla Corte d’appello. Ora dunque del procedimento Vieri-Inter si occupa un altro giudice.
Il calciatore dal canto suo ha colto l’occasione per ribadire di aver chiuso definitivamente con il calcio giocato: «Non ho più voglia di giocare e non sono tentato nemmeno dall’estero», ha spiegato l’ex bomber, fino alla scorsa stagione in forze nell’Atalanta.

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