Nel comunicato stampa del Partito Democratico di Ponte San Pietro la parola “crocchio” sembra fare proprio rima con “ronde”. A partire dallo slogan del comunicato stesso: “Unisciti a noi alla sbarra di via Isolotto, per riconquistare il nostro territorio, per parlare insieme di sicurezza, ambiente e integrazione”.
“Come promesso – si legge – in occasione del primo “crocchio”, siamo a proporre alla cittadinanza una seconda iniziativa di presidio del territorio (sabato 17 ottobre alle 15,30), di partecipazione diretta ai problemi di civile convivenza della nostra cittadina. La zona interessata è l’Isolotto, una delle più significative per la cittadinanza di Ponte, perché rappresenta da sempre un’occasione mancata di fruizione, ma esiste ancora la possibilità di creare una grande area naturalistica a pochi passi dal centro cittadino. Un’opportunità unica. Certo prima vanno prima risolti i problemi di decoro e di sicurezza, ma siamo convinti che, anche in questo caso, l’attenzione e la presenza dei cittadini e delle forze dell’ordine può rappresentare un forte deterrente contro il degrado”.
Se non sono parole di chi intende presidiare politicamente il territorio, mettendo parole come “sicurezza” al primo posto, di cosa si tratta? Il crocchio è un gruppetto di persone fermo in un determinato posto. Le ronde, per definizione, battono il territorio. Ma è chiaro che in questo caso il primo è una risposta alle seconde. E il coordinatore Matteo Fasola, Democratico di Ponte, lo dice chiaramente: “L’ottica è certamente quella della sicurezza, lo diciamo con forza. Si tratta di una forma di presidio del territorio: un gruppo di persone che si trova in uno dei luoghi più mal frequentati di Ponte San Pietro, anche solo per mangiare delle castagne, per creare un po’ di vita dove sembra esserci insicurezza. E’ un’alternativa seria alle ronde”.
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