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Gandino

“Eliminate i tre dossi di via Agro”

un cittadino scrive per chiedere al Comune di ripensare all'utilizzo dei rallentatori di traffico perchè ritenuti pericolosi e possibile fonte di danni per le auto.

Egr. Direttore,
lasci che esprima il mio pensiero, come quello di centinaia di cittadini, negativo sulla recente installazione di tre dossi in via Agro a Gandino.
Per prima cosa è utile ribadire la necessità di considerare assolutamente valida ed efficace la Normativa Statale. Una Legge a carattere nazionale, quando emanata, è frutto di una molteplicità di ragionamenti, di carattere politico e tecnico. Il Codice della Strada, prima della sua approvazione, è stato avallato da numerosi studi scientifici supportati da indagini e statistiche ad alto contenuto specialistico. E’ lecito e doveroso domandarsi cosa accade quando le amministrazioni periferiche, come Gandino, credono di poter risolvere determinate questioni facendo a meno o quantomeno aggirando le normative nazionali. In tali casi non solo si viene meno ad un doveroso obbligo legislativo, ma soprattutto si commette un grave errore di valutazione: una delibera comunale, infatti, non può sostituire una Legge a carattere nazionale per il semplice motivo che lo Stato è in possesso di dati, mezzi e cognizione di fini che il comune non ha e non può avere. La convinzione di poter fare meglio di una Norma nazionale, magari con una delibera o una determina, è ben presto sconfessata dalla stessa presunzione dalla quale è scaturita. 
L’art. 179 tratta dei rallentatori di velocità. In particolare, per i dossi artificiali, ci si deve riferire ai commi 4,5 e 6.
Comma 4. Sulle strade dove vige un limite di velocità inferiore o uguale ai 50 km/h si possono adottare dossi artificiali evidenziati mediante zebrature gialle e nere parallele alla direzione di marcia, di larghezza uguale sia per i segni che per gli intervalli visibili sia di giorno che di notte. 
Comma 5. I dossi artificiali possono essere posti in opera solo su strade residenziali, nei parchi pubblici e privati, nei residences, ecc.; possono essere installati in serie e devono essere presegnalati. Ne e’ vietato l’impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento. Il comma 5 non si limita ad indicare su quale tipo di strade i dossi artificiali possono essere posti in opera, ma ne vieta espressamente l’impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli di soccorso.
E’ appena il caso di far notare come al legislatore sta a cuore che i mezzi di soccorso non si trovino nella condizione di sacrificare tempo prezioso, considerando che la perdita anche di sole decine di secondi può significare la vita o la morte di una o di più persone (ambulanza e vigili del fuoco).
Comma 6: i dossi di cui al comma 4, sono costituiti da elementi in rilievo prefabbricati o da ondulazioni della pavimentazione a profilo convesso. In funzione dei limiti di velocità vigenti sulla strada interessata hanno le seguenti dimensioni: 
a. perlimiti di velocità pari o inferiori a 50 km/h larghezza non inferiore a 60 cm e altezza non superiore a 3 cm;
b. per limiti di velocità pari o inferiori a 40 km/h larghezza non inferiore a 90 cm e altezza non superiore a 5 cm; 
c. per limiti di velocità pari o inferiori a 30 km/h larghezza non inferiore a 120 cm e altezza non superiore a 7 cm. 
I tipi a) e b) devono essere realizzati in elementi modulari in gomma o materiale plastico, il tipo c) può essere realizzato anche in conglomerato. Il comma 6 detta scrupolosamente le caratteristiche costruttive dei dossi artificiali. Vengono forniti precisi valori dell’altezza massima che i dossi devono presentare in funzione del limite di velocità della strada di percorrenza. Essendo il limite di velocità delle strade pubbliche comunali pari a 50 km/h, l’altezza massima dei dossi è fissata dal regolamento in 3 cm. E’ evidente che è la strada e il limite di velocità della stessa a determinare l’altezza dei dossi e non viceversa.
È ovvio che ci saranno delle conseguenze all’installazione degli attraversamenti posti su via Agro a Gandino: 
-Danni immediati: L’altezza dei dossi è tale da causare urti agli spoiler ed alle coppe dell’olio delle autovetture anche a velocità inferiore ai 30 km/h. Lo stesso scrivente è testimone che essendo in possesso di una vettura con assetto piuttosto basso è obbligato ad affrontare i dossi ad una velocità non superiore ai 10-15 Km/h e non con limite dei 30 Km/h.
– Danni a lungo termine: valutando numericamente gli attraversamenti con una media di n. 9 al giorno per mezzo di trasporto, risulta un aggravio annuale sulle sospensioni di ciascun veicolo stimabile in 3/4000 urti. 
– Pericolo di incidente: A causa della brusca e improvvisa frenata nelle immediate vicinanze del rialzo è molto più frequente il verificarsi di tamponamenti a seguito anche di una minima distrazione.
– Pericolo di morte: Il pericolo maggiore, comunque, è a carico dei motociclisti che sarebbero soggetti a impennate.
– Danni alla collettività: E’ il caso far notare che i mezzi di soccorso non devono trovarsi nella condizione di sacrificare tempo prezioso, considerando che la perdita anche di sole decine di secondi può significare la vita o la morte di una o di più persone (autoambulanza e vigili del fuoco).
Per tutto quanto illustrato, personalmente auspico un ripensamento dell’amministrazione comunale di Gandino e una conseguente eliminazione dei tre dossi dalla via Agro.
Sarebbe forse il caso impiegare maggiormente gli agenti di polizia, comunali, che con un semplice autovelox o tele laser oltre a essere da deterrente agli eccessi di velocità sarebbe un buon viatico per le casse comunali.
Ringrazio per l’attenzione e spero nella pubblicazione della presente.
Distinti saluti.
Angelo B.

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