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Il caso

Santone guaritore incastrato da bergamasca

L'uomo, 75enne, si definiva erede di Padre Pio. Aveva un migliaio di clienti cui prometteva la guarigione. Ma una pensionata l'ha denunciato ai carabinieri.

Si spacciava per erede di Padre Pio, con tanto di licenza di miracolo, e prometteva la guarigione dai peggiori mali alla sua clientela, più di un migliaio di sventurati che accorrevano da lui, Giuseppe Zani, 75enne di Castrezzato (Brescia), da ogni parte d’Italia e d’Europa. La messinscena è stata però interrotta dai carabinieri di Chiari, che quando hanno fatto il blitz nel suo studio l’hanno trovato concentrato nell’imporre le mani sulla schiena di una malata, aiutato dall’assistente 39enne, di professione pasticcere. Decisiva la testimonianza di una 60enne bergamasca che, malata di tuimore alla lingua, si era rivolta a lui perché disperata. La donna ha raccontato tutto ai carabinieri che figuriamoci, in questi casi sono peggio di San Tommaso: i militari sono entrati in azione, scoprendo pozioni e intrugli vari, oltre a una cappelletta annessa allo studio (uno dei tanti sparsi in mezzo Nord Italia) dove, tra un prodigio e l’altro, il guru trovava anche il tempo di celebrar Messa.
"La mia è una storia amara – ha rivelato la pensionata al Corriere della Sera – come quella di tanti altri che si sono affidati alle cure di quest’uomo. E’ un’esperienza che mi ha segnato la vita, aggiungendo sofferenza a sofferenza. Qualcuno ha sfruttato il dolore e la mia fede a suo vantaggio". Zani è accusato di una sfilza di reati: lesioni personali, esercizio abusivo della professione medica, truffa aggravata e continuata, circonvenzione di incapaci. Il vero miracolo lo farà se riuscirà a discolparsi.

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