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Dall'azzanella

Nuove rotte, vogliamo tutela per la nostra salute!

"In questi primi giorni ho visto che solo due volte gli aerei han virato sull'autostrada, quasi tutti virano sulla parte est di Colognola. Per chi abita qui le cose sono peggiorate".

Egregi Signori,
abito a Colognola quartiere Azzanella e da quando è iniziata la fase di test delle nuove rotte sto controllando i passaggi degli aerei durante la giornata. In questi primi giorni ho potuto osservare che solo due volte gli aerei hanno virato sull’autostrada, la quasi totalità dei velivoli virano sulla parte est del quartiere di Colognola alcuni virano su via Einstein, altri sui giardini e altri più ad ovest. E’ chiaro che per le persone che abitano in queste zone le cose sono peggiorate. Gli aerei continuamente virano a bassa quota sui tetti delle abitazioni e provocano un cono di rumore che perdura di più rispetto alle vecchie rotte.
L’aria che si respira è caratterizzata da odore di cherosene.
Lunedì 28 -9 è stata una giornata terribile
, ai giardini alcuni genitori tappavano le orecchie ai figli che giocavano per proteggerli dal rumore. Prendo atto che l’ENAC si sia impegnata ad affrontare il problema dell’impatto ambientale cercando soluzioni, ma noi del quartiere Azzanella non possiamo accettare una tale mortificazione della vita quotidiana e subire rumore, inquinamento e potenziale pericolo che queste nuove rotte comportano.
Gli abitanti di Stezzano stanno organizzando la raccolta di firme per contestare il rumore provocato dal sorvolo a bassa quota sulle loro case; Stezzano dista da Colognola circa 2 km,  immaginate il sorvolo di Colognola che è ancora a quota minore che cosa comporta!
Sulla base di quali elementi certi si potrà decidere il da farsi se non vedo la presenza di centraline di monitoraggio rumore, inquinamento atmosferico, rispetto fasce orarie, nella parte del quartiere più esposta?
Esiste un ente a Bergamo preposto alla valutazione rischi e relativo piano di intervento in caso di incidenti al decollo che come sappiamo è la fase più delicata del volo visto che contrariamente alle vecchie rotte ora i velivoli puntano e virano proprio sul centro abitato? In caso positivo sono previste simulazioni di incidenti e piani di evacuazione? Non sono tutte procedure che dovrebbero essere rese pubbliche?
E’ stato scritto che l’aeroporto di Orio rappresenta il 7,5% del PIL della provincia di Bergamo, ma qual è la percentuale di salute e di ecosostenibilità che sottrae ai cittadini? E chi decide per loro? La SEA?
Stiamo assistendo alle conseguenze di mancata tutela e gestione del territorio nella provincia di Messina! A Bergamo da circa 20 anni stiamo segnalando i problemi e potenziali pericoli comportati da un aeroporto troppo vicino alla città.
Paradossalmente dal 15 di ottobre non potranno circolare a Bergamo le auto diesel Euro2 a causa dell’inquinamento che compromette la salute degli abitanti. Ma allora chi si preoccupa della nostra salute compromessa dagli autoveicoli come mai non gestisce con uguale sensibilità il problema aeroporto visto poi che a differenza degli autoveicoli gli aeromobili possono caderti sulla testa!
Ringrazio per l’attenzione e per l’ospitalità,
Gianna Bonvini
 

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