Respinta. La proposta dell’Amministrazione di Ponteranica di intitolare un’aula della biblioteca comunale a Peppino Impastato e un’altra a Padre Baggi, non va giù alle associazioni unite nella protesta contro la rimozione della targa dal martire della mafia. Anzi, non viene presa nemmeno in considerazione e, anche se fosse stata valutabile, non avrebbe comportato in alcun caso l’annullamento della manifestazione prevista per sabato 26, sempre a Ponteranica.
Un evento che gli organizzatori si augurano “possa essere un’onda pacifica su Ponteranica”, e al quale parteciperà sicuramente Giovanni Impastato, fratello di Peppino. Ci sarà anche un collegamento telefonico con Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso, che nel pomeriggio di sabato sarà in piazza Navona, a Roma, sempre per un appuntamento di testimonianza antimafia.
Sulla proposta dell’Amministrazione comunale di Ponteranica si è espresso Gaspare D’Angelo, docente all’Itis Paleocapa e rappresentante di Casa Memoria di Cinisi: “Il sindaco aveva chiesto un confronto e non si è presentato a quello stesso confronto, che si è svolto con il suo vicesindaco a Torre Boldone. La proposta di due aule, una per Peppino Impastato e una per Padre Baggi, è davvero inaccettabile, e l’atteggiamento del sindaco sa di arroganza, di presa in giro. Io dopo un’ora di discussione me ne sono andato dal tavolo convocato a Torre Boldone”. L’unica soluzione, sia secondo D’Angelo, sia secondo Francesco Breviario (del coordinamento bergamasco di Libera), sarebbe stata quella di rimettere la targa e l’intitolazione ad Impastato fino a maggio, per poi decidere su un’eventuale cointitolazione con Padre Baggi.
Così non è andata, e non resta che pensare all’evento di sabato, che inizierà alle 14,30 in via Matteotti, a Ponteranica (il consiglio degli organizzatori è di non raggiungere il luogo di inizio in auto, ma con biciclette o bus dal centro di Bergamo, perché si rischia l’invasione di mezzi di trasporto privati). “Vogliamo una manifestazione pacifica, di popolo, al di là di ogni steccato, che non potrà mai essere un contenitore per altre tensioni che non ci riguardano – ha dichiarato Carlo Colombi, portavoce del comitato locale -. Ci stiamo premunendo affinché tutto si svolga tranquillamente e ci sono tante disponibilità perché il corteo si svolga senza problemi”. “Nessuno può e deve soffiare sul fuoco in anticipo” – ha aggiunto Lorenzo Frigerio, coordinatore regionale di Libera, e “non devono esserci cappelli di sorta e strumentalizzazioni di qualsivoglia partito politico, bisognerà ricordare un grande poeta della legalità”, secondo D’Angelo.
Il corteo si snoderà soprattutto lungo via Valbona, l’asse principale del paese e ci sarà anche una sosta al bocciodromo. Si terminerà di fronte ad un palco, dove gli interventi saranno coordinati da Danilo Di Biasio, direttore di Radio Popolare.
Colombi ha ricordato che il Comitato per Peppino Impastato era nato a Ponteranica già a luglio, quando il sindaco Aldegani aveva annunciato di voler rimuovere la targa. “La rimozione dell’intitolazione è stato un gesto senza senso, antidemocratico, che non produce nulla – secondo Frigerio -. Pensare che a Ponteranica e nel Nord d’Italia le mafie non c’entrino nulla e siano solo una questione della Sicilia o della Calabria è doppiamente sbagliato”.
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