Matteo Savoldelli non ce l’ha fatta. Il 17enne, caduto con la motocross in discesa da Nese domenica scorsa, è morto questo pomeriggio ai Riuniti dopo cinque giorni di agonia. Il ragazzo, che abitava nel quartiere di Monterosso, era seduto sul sellino dietro l’amico, che se l’è cavata con qualche frattura. Le condizioni di Savoldelli erano invece apparse subito molto gravi. Secondo quanto ricostruito dalla polizia locale, la moto è finita contro un muro, probabilmente per la velocità eccessiva o un errore di valutazione in frenata.
Savoldelli, studente, frequentava l’oratorio del quartiere ed era molto conosciuto tra i coetanei. Lascia il padre, la madre e un fratello più grande. La famiglia, conc cui abitava in via Quintino, ha dato il consenso per l’espianto degli organi.
Matteo frequentava l’istituto Alberghiero di Nembro. Il tempo libero lo trascorreva tra l’oratorio e il parco di via Rosolino Pilo. Aveva tantissimi amici. Iscritto alla catechesi, aveva partecipato a molti Cre estivi: tre anni fa era andato in vacanza a Marina di Bibbona. La notizia della sua morte è piombata in mattinata sui ragazzi del quartiere, che da domenica attendevano invano segnali di speranza. "Purtroppo la situazione è apparsa subito grave – spiega il curato, Don Luciano – I suoi amici erano preparati. Lo ricordo come un giovane esuberante, pieno di vitalità. Ma aveva anche un cuore grande, era molto sensibile". Su Facebook, gli amici lo ricordano con tante foto e messaggi d’affetto.
I funerali si celebreranno probabilmente lunedì. La camera ardente sarà allestita nella cappelletta adiacente alla chiesa parrocchiale.
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