Sono più pieni i carrelli della spesa di iper e supermercati tra maggio e giugno scorso, grazie al contenimento dei prezzi praticati alla cassa e, addirittura, all’abbassamento del costo di prodotti di larghissimo consumo, quali il latte, lo yogurt o il gelato.
Il recupero del potere d’acquisto delle famiglie contribuisce così alla tenuta del fatturato della Grande distribuzione, messo a dura prova dalla concorrenza soprattutto dei discount: anche se la variazione
del giro d’affari è ancora lontana da quella del recente passato (era pari a +3,3% nei primi due mesi dell’anno), ha visto un lieve recupero rispetto al bimestre marzo-aprile, passando dal +2,6% al +2,8%.
Questo il risultato del III trimestre 2009 che emerge dal Vendite Flash, il bollettino bimestrale di Unioncamere.
A maggio-giugno, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, i volumi di vendita sono tornati a crescere in maniera più consistente rispetto al bimestre precedente (+2,7%), mentre i prezzi praticati sui prodotti del Largo consumo confezionato (LCC, che comprende i reparti drogheria alimentare,
bevande, freddo, fresco, cura degli animali, cura della casa e cura della persona) ha registrato un ulteriore rallentamento, aumentando solo dello 0,1%. A beneficiare del miglioramento sono stati in particolare i punti vendita della rete preesistente, che limitano fortemente l’entità della caduta dei volumi intermediati (-0,4% nel III bimestre).
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