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Intesa sindacato-azienda

Societ?? del Gres: due anni per ricollocare gli esuberi

Il piano di gestione dei 145 esuberi per andare a buon fine necessita di 24 mesi di ammortizzatori sociali: mercoled?? 5 agosto le parti si recheranno a Roma al Ministero del Lavoro per la richiesta di una cassa integrazione straordinaria di questa durata.

Raggiunta venerdì 31 luglio l’intesa tra azienda e rappresentanze sindacali per rispondere al problema occupazionale dovuto alla fermata della produzione nello stabilimento di Petosino della Società del Gres. Durante l’incontro nella sede di Confindustria di Bergamo, le parti hanno convenuto di attuare una serie di misure a favore dei 145 lavoratori interessati dalla cessazione dell’attività produttiva, che avverrà il prossimo 1 settembre.
L’intesa raggiunta prevede la continuità lavorativa per una ventina di addetti della struttura commerciale, mentre circa quaranta persone, in possesso dei requisiti previsti di età e anzianità contributiva, verranno agevolate per il conseguimento del diritto alla pensione.
Per gli altri lavoratori si prevede il ricorso alla Cigs (Cassa integrazione guadagni straordinaria) per un massimo di 24 mesi, in alternativa al licenziamento, oltre a una serie di azioni per favorire la rioccupazione nella zona di parte dei lavoratori, sia in unità produttive del Gruppo Italcementi sia presso aziende terze. A questo proposito è stato richiesto, su istanza congiunta delle parti, un incontro in Provincia per l’attivazione di percorsi formativi e di riqualificazione professionale finalizzati a favorire il reinserimento del personale nel mondo del lavoro.
L’intesa siglata prevede un piano di gestione degli esuberi che, per andare a buon fine, necessita di 24 mesi di ammortizzatori sociali: mercoledì 5 agosto le parti si recheranno a Roma al Ministero del Lavoro per la richiesta di una cassa integrazione straordinaria di questa durata.
"Non ci dimenticheremo di questi 145 posti di lavoro definitivamente persi. Se è vero che l’amarezza resta, sappiamo, però, di aver raggiunto un accordo dignitoso e positivo per i lavoratori”: così Fulvio Bolis, segretario generale provinciale della Filcem-Cgil, e Sergio Licini, funzionario della Femca-Cisl, all’uscita dall’incontro in Confindustria di venerdì 31 luglio. Sul tavolo, la trattativa con la Società del Gres (Italcementi Group) di Petosino.
L’azienda, una delle più antiche di tutta la provincia (risale al 1887), è specializzata nella realizzazione di tubi e raccordi in gres ceramico utilizzati nelle fognature e negli acquedotti. Venerdì 17 luglio, aveva convocato i sindacati in un incontro che aveva lasciato poche speranze sulla tenuta occupazionale, gettando nell’incertezza 145 lavoratori.
Dopo il venerdì nero, si è tenuto un primo incontro-fiume il 24 luglio, finito a notte fonda. Il lunedì successivo, il 27, si è svolta un’assemblea dei lavoratori in cui i sindacati hanno illustrato lo stato della trattativa. In quella sede i sindacati e le rsu hanno ottenuto il mandato dai lavoratori di tornare a trattare e di cercare le condizioni migliori per raggiungere un’intesa. L’accordo con i vertici dell’azienda è arrivato. "Pensiamo di essere riusciti ad attutire il colpo seguito alla decisione di cessare l’attività”, commentano Bolis e Licini.
Per lunedì prossimo, 3 agosto, sono in programma le assemblee coi lavoratori per illustrare l’intesa.
Società del Gres negli ultimi anni ha subito il progressivo calo del mercato di riferimento, quello delle condutture di alta qualità per i servizi pubblici. Nel 2008 la società ha registrato un calo del fatturato di 5 milioni e nel 2009 è proseguita una forte contrazione della domanda. A questo si è aggiunta una agguerrita concorrenza straniera che ha cercato sblocchi della propria sovrapproduzione anche in Italia, a causa di un calo del mercato in tutta Europa. 
 

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