• Abbonati
Eccentrici spariti

“Questa amministrazione parte con la censura”

Il consigliere dela Lista Bruni Simone Paganoni stigmatizza la decisione di rimuovere una mostra fotografica organizzata, preparata e montata del tutto gratuitamente dal circolo “Bergamo 77” in una sala del palazzo comunale di Bergamo.

Cosa hanno in comune il regime iraniano, quello cinese e quello russo, una parte della politica bigotta italiana di alcuni decenni fa e l’attuale amministrazione di centro destra in Comune a Bergamo? La CENSURA!
Il primo censura le immagini delle rivolte popolari, il secondo oscura (ancora oggi) su Twitter le immagini dei disordini di Tienanmen, il regime russo censura i cartoni animati (vedi South Park) in cui si deride Putin, alcuni politici italiani censurarono (alcuni decenni orsono) le immagini di film quali “Ultimo tango a Parigi” o peggio di “Totò e Carolina” di Monicelli.
L’attuale amministrazione di centrodestra a Bergamo si è invece distinta (oggi, nel 2009) per aver, come suo primo atto formale in campo culturale, censurato e fatto immediatamente rimuovere una mostra fotografica organizzata, preparata e montata del tutto gratuitamente dal circolo “Bergamo 77” in una sala (per di più decentrata) presso il palazzo comunale. Tale mostra, è bene sottolinearlo, era del tutto legittima e organizzata con il patrocinio dello stesso Comune (anche se della precedente amministrazione di centro sinistra) ed in particolare dai due assessorati alla Cultura e alle Politiche Giovanili.
Il titolo delle mostra è (anzi era) “Eccentrici” ed era composta da una trentina di pannelli fotografici che avrebbero dovuto rimanere esposti per 5 giovedì consecutivi nel mese di Luglio (la mostra veniva montata un‘ora prima di ogni spettacolo organizzato nel cortile dello stesso palazzo e smontata al termine degli stessi spettacoli). Gli spettacoli sono rimasti (i primi tre hanno avuto una media di oltre 400 spettatori), la mostra, dopo il primo spettacolo, è stata censurata e fatta immediatamente rimuovere. A nulla è valsa un’interpellanza urgente che chiedeva all’amministrazione di ripensarci almeno in occasione degli ultimi due spettacoli in programma per giovedì 23 e giovedì 30 luglio. La mostra è e rimane censurata perche “non consona”.
Premesso che non è compito di un politico (in questo caso specifico a dare l’ordine di censura è stato il Presidente del consiglio comunale) dare giudizi nel merito di un’opera artistica, quello che più sconforta è che le immagini censurate erano si alcune eccentriche (dal titolo della mostra) ma per nulla scandalose. Degli oltre 30 pannelli, circa 28 rappresentavano immagini di cagnolini affacciati al finestrino di un auto, bambini che si tuffano in mare, e via dicendo. Le due foto che hanno creato lo “scandalo” sono quella di due tartarughe che si accoppiano (le stesse che si vedono nei documentari di Quark) e quella tratta da un spettacolo di un uomo nudo sul palco (uomo girato di spalle) con un bengala che spruzza scintille. Quest’ultima, tra l’altro, era parte di una serie di cinque foto che non facevano parte della mostra “permanente” ma di quella sezione dedicata alle foto di precedenti spettacoli che avrebbe dovuto variare ogni giovedì sera. Ma di questo il Presidente del Consiglio censore non si informato come neppure ha provato a chiedere di, eventualmente, eliminare solo le foto a suo parere “scandalose” lasciando tutte le altre. Nulla di tutto questo. Censura e non se ne parli più.
“Queste mostre non sono consone al palazzo del comune e io esigo che vengano esposte solo foto di mostre istituzionali (?) che vadano bene a tutti i cittadini” ha affermato ieri il Presidente del Consiglio in risposta all’interpellanza sopracitata. Bene, da adesso in poi, ma il diritto acquisito di chi ha già avuto i permessi e ci ha messo del suo (tempo e denaro) per organizzare e allestire questa mostra? E poi, quali sono le mostre che “vanno bene a tutti i cittadini”?
Mi piacerebbe sentire il parere di un critico d’arte come Sgarbi, a Bergamo in questi giorni come Presidente di giuria al Festival internazionale del Cinema d’Arte, organizzato da Team Italia srl il cui presidente è anche, da poche settimane, assessore alla cultura del comune di Bergamo. Lo stesso Sgarbi che fu lui stesso oggetto di censura ad opera del suo Sindaco Moratti quando propose e organizzò una mostra di dipinti dal titolo “vade retro” dedicata all’omossesualità.
E la domanda quindi sorge spontanea: Se il primo provvedimento in ambito culturale è stato di censura, sarà prassi di questa nuova amministrazione censurare l’arte se giudicata non opportuna per qualcuno?
Simone Paganoni
consigliere comunale di Bergamo

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI