La cifra è 18.892 euro ed è il reddito medio annuo — pari a 1.453 euro lordi mensili contando la tredicesima — degli italiani che risulta dalle dichiarazioni presentate al fisco nel 2008 da 41 milioni di contribuenti. Si tratta quindi dei guadagni maturati nel 2007, quando la crisi era solo alle porte, e non stupisce quindi che abbiano fatto registrare un aumento del 3,1% rispetto al 2006. Il dato cambia da regione a regione col Nord-Ovest che mostra un reddito medio di 21.480 euro e all’opposto il Sud e le isole con circa 6 mila euro in meno.
In ogni caso, secondo i dati del Dipartimento delle Entrate che anticipano i risultati delle dichiarazioni dello scorso anno, sono cresciuti di più, del 2%, i redditi da lavoro autonomo pari nella media a 37.124 euro che quelli, aumentati dell’1%, percepiti dai dipendenti pari a 19.335 euro. Le pensioni sono invece passate, sempre nella media, da 13.046 a 13.448 euro, con un incremento del 3%, e quelli da partecipazione da 19.254 a 19.927 euro (+3,5%).
Ma al di là dei dati medi, spicca il fatto che la metà dei contribuenti italiani, cioè uno su due, ha dichiarato al fisco meno di 15.000 euro di reddito e che i ricchi con più di 200.000 euro di entrate l’anno sono solo lo 0,2% del totale. Restando nella fascia più bassa di reddito, ci sono differenze significative tra le diverse tipologie di lavoro: così dichiara un imponibile sotto la soglia dei 15 mila euro il 34,8% dei dipendenti, il 22% degli autonomi e il 59% dei pensionati. In ogni caso l’80% dei contribuenti ha dichiarato fino a 26 mila euro l’anno.
Le statistiche del Dipartimento delle Entrate del ministero dell’Economia si soffermano anche sulle dichiarazioni delle persone giuridiche. Ebbene, quasi una società di capitali su due, nel 2008, dichiarava al fisco di essere in perdita. Emerge poi che erano circa 520 mila le società che mostravano un utile, mentre erano 419 mila quelle in perdita. Le società di capitali hanno quasi raggiunto il milione di unità, con una crescita del 2,9% rispetto all’anno precedente, ed oltre un quinto risiedeva in Lombardia. La Lombardia del resto si è confermata regina dei redditi individuali fra le regioni italiane, con una media di 22.460 euro per le dichiarazioni 2008 (relative al 2007), quasi il doppio dei 13.410 della Calabria. Al secondo posto si piazza il Lazio con 21.130 euro in media. Seguono Emilia Romagna (20.450 euro) e Piemonte (20.030 euro). In fondo alla classifica, la Calabria è preceduta, a breve distanza, da Basilicata (14.180 euro di reddito medio dichiarato) e Puglia (14.770 euro), mentre la Sicilia è quartultima a 15.160 euro. Nel 2008 l’imposta media pagata in base alle dichiarazioni dei redditi per le persone fisica è salita a 4.675 euro, con un aumento del 4,4% rispetto ai 4.477 euro dell’anno precedente.
I contribuenti fino a 15 mila euro hanno pagato poco più del 6% dell’imposta totale, quelli che hanno dichiarato fino a 26 mila euro il 31,6%. I pochi (erano 75.689 di cui 43 mila lavoratori dipendenti) che hanno denunciato più di 200.000 euro hanno invece versato oltre l’8% del totale. Dalle dichiarazioni emerge infine il successo degli sconti fiscali del 55% per il risparmio energetico: sono stati utilizzati da oltre 185.000 contribuenti. Il cuneo fiscale, introdotto nel 2007 sull’Irap, è piaciuto soprattutto alle società più grandi.
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