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La proposta

Stupri di Roma, Calderoli rilancia la castrazione chimica

Il ministro torna a caldeggiare la castrazione chimica come unico rimedio contro le violenze sessuali. Una proposta gi?? da tempo cavallo di battaglia dell'esponente leghista. A dare lo spunto sono le dichiarazioni del criminologo Francesco Bruno che parla di quella soluzione per casi come quello di Roma.

La vicenda dello stupratore seriale di Roma, che ha portato all’arresto di Luigi Bianchini, il 32enne sospettato di essere l’autore di numerose aggressioni nella capitale, non ha solo agitato una polemica interna al Pd, dopo le parole del senatore Ignazio Marino che ha parlato di "una questione morale enorme" nel partito (Bianchini coordinava un circolo dei democratici in un quartiere di Roma).
Il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, torna a caldeggiare la castrazione chimica come unico rimedio contro le violenze sessuali. Una proposta già da tempo cavallo di battaglia dell’esponente leghista. A dare lo spunto a Calderoli sono le dichiarazioni del criminologo Francesco Bruno che, intervistato da alcuni quotidiani, parla della necessità della castrazione chimica in casi come quello dell’uomo arrestato a Roma.
"Quando proposi io la castrazione chimica, peraltro già in uso in vari Paesi nel mondo – rammenta Calderoli – sembravo pazzo. Oggi leggo con soddisfazione che anche dal mondo scientifico arrivano proposte in questo senso".
"Se l’uomo arrestato a Roma fosse stato sottoposto alle cure adeguate fin da quando a 19 anni venne coinvolto in una vicenda di questo tipo – aggiunge Calderoli – non si sarebbe arrivati alle conseguenze odierne".
Ma Calderoli non risparmia un giudizio anche sulla questione interna al Partito democratico. E commenta le parole di Ignazio Marino: "Ha sbagliato – dice – ad attaccare il Pd romano e i suoi vertici per la faccenda Bianchini. Perché una mela marcia nel cesto può sempre capitare, a chiunque". 
A sostenere Calderoli ci sono anche Daniela Santanchè e i vertici regionali del suo Movimento per l’Italia che hanno affermato che "dalla settimana prossima a Roma inizieremo a raccogliere le firme per una petizione popolare al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, affinché si attivi presso il governo nazionale a favore dell’introduzione della castrazione chimica per stupratori e pedofili".
"La castrazione chimica – hanno dichiarato in una nota gli esponenti del movimento – viene considerata meno brutale e disumana della castrazione vera e propria, ma sta diventando una necessità per dare un segnale forte che la violenza sulle donne in Italia avrà conseguenze durissime".

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