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Roma

Cori anti-napoletani, Salvini si dimette

Il deputato è stato ripreso da un video alla festa di Pontida a intonare una canzone discutibile contro gli abitanti di Napoli. Dopo le critiche trasversali da nord a sud e da destra a sinistra si dimette

Napoletani «colerosi e terremotati», così puzzolenti da «far scappare i cani». Sono le parole di un canzone intonata a gran voce dal parlamentare leghista Matteo Salvini alla festa di Pontida. «Qui la politica non c’entra nulla – ha provato a giustificarsi Salvini – non c’entra nulla il razzismo, e chi si stupisce o si scandalizza vuol dire che sono almeno 30 anni che non mette piede in uno stadio». Ma nulla da fare, le reazioni politiche di sdegno sono state trasversali da nord a sud e da destra a sinistra.
Il Presidente Fini chiede lumi sul comportamento del deputato direttamente al suo leader Umberto Bossi, che sembra più preoccupato per le doti canore del giovane politico che della scelta delle parole usate. E quindi «Tutte stronzate – giustifica il Senatour con il solito piglio diplomatico – dovrebbe dimettersi perché canta male».
Ma non sono così gentili dagli altri schieramenti. La deputata Pdl, Nunzia De Girolamo promette: "Voterò contro tutti i provvedimenti della Lega in Parlamento se il leghista non chiede scusa". Alessandra Mussolini risponde con un rap in dialetto con traduzione annessa. "Ehi Matteo, tu sei curioso, porti l’orecchino e sei un invidioso, lavati la bocca prima di parlare, sei un pezzente e non ci scocciare!".
In serata arrivano anche le dimissioni, Salvini, se il Parlamento confermerà le sue dimissioni, non sarà più parlamentare italiano.
Starà per po’ a casa a meditare sulle sue parole? Difficile. Più probabile che volerà a Bruxelles per diventare deputato europeo, dopotutto è stato eletto alle ultime elezioni.

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