Stavolta, bisogna ammetterlo, quelli dell’Anas si sono superati. All’alba del Terzo Millennio, quando le moderne tecnologie hanno praticamente risolto tutti i problemi idraulici, ci tocca apprendere che al sottopasso della bretella di Colognola, inaugurata da poche settimane dopo anni di attesa, non appena cadono due gocce d’acqua i tecnici della Provincia devono accorrere con le transenne per bloccare il traffico. C’è il rischio di allagamento, si fa sapere, o anche solo che si formi una pozza d’acqua che diventerebbe molto pericolosa per l’effetto acqua-planning. Non mettetevi a ridere. Purtroppo, è una cosa drammaticamente seria. Come abbiamo potuto constatare l’altro giorno in occasione del nubifragio che ha flagellato la Bergamasca.
Sarebbe facile farsi prendere dalla rabbia e dall’indignazione. Ma sono moti d’animo che non portano a nulla. Forse è meglio chiedere al nuovo sindaco e al nuovo presidente della Provincia di intervenire al più presto. E’ un piccolo problema, certo. Eppure, proprio da questi particolari, come recitava una vecchia canzone, si nota un vero amministratore. Le colpe non sono loro, è evidente. Ma loro è la responsabilità di risolvere un problema per i cittadini. Quei cittadini che, attraverso le tasse, hanno pagato per vedere realizzata un’opera che non può essere sbarrata da un temporale.
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