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Il leader piccinini

Appello Cisl: il governo sblocchi i soldi per la cassa in deroga

Sono mesi che i lavoratori attendono di ricevere quanto loro spetta per i periodi di cassa integrazione e di mobilit?? in deroga???. Ferdinando Piccinini, segretario generale della Cisl di Bergamo, stigmatizza la realt?? che si ?? venuta a creare nella gestione delle Casse in deroga.

“Il governo deve sbloccare le risorse per il sostegno al reddito delle lavoratrici e dei lavoratori che stanno utilizzando gli ammortizzatori sociali in deroga.
La situazione non è più sostenibile. Sono mesi che i lavoratori attendono di ricevere quanto loro spetta per i periodi di cassa integrazione e di mobilità in deroga”. Ferdinando Piccinini, segretario generale della Cisl di Bergamo, stigmatizza la realtà che si è venuta a creare nella gestione delle Casse in deroga.
Si tratta complessivamente di oltre 500 milioni di euro, di cui 70 solo per la Regione Lombardia, stanziati dal Ministero dell’Economia con un decreto di metà aprile e non ancora reso operativo.
In provincia di Bergamo più di 2.500 persone attendono ancora che la loro situazione venga risolta, e si parla solo delle aziende per le quali la Regione ha già emesso i decreti di pagamento. Ci sono poi oltre 8.000 lavoratori in 1200 aziende per i quali l’attesa sarà ancora più lunga.
Il punto di partenza è rappresentato dalla legge 2/2009 con la quale il governo si impegnava a stanziare risorse straordinarie per il sostegno al reddito dei lavoratori allargando la copertura degli ammortizzatori sociali a settori e tipologie contrattuali che fino ad oggi ne erano esclusi.
In seguito alla legge, l’intesa stato-regioni del 12 febbraio definiva le risorse per il biennio 2009/2010 ed il quadro generale entro il quale si sarebbero dovuti realizzare gli interventi.
Il 4 maggio 2009 parti sociali e regione sottoscrivevano l’accordo applicativo della legge, con il quale si stabilivano le procedure per il riconoscimento e l’erogazione del sostegno ai lavoratori. In data 5 giugno la Regione ha emesso i primi decreti per l’utilizzo dei nuovi ammortizzatori.
Questi riguardano per la provincia di Bergamo un totale di 291 aziende e 2549 lavoratori (vedi tabelle).

tipologia
aziende
lavoratori
impegno
 
1
268
1.761
3.545.724
2
15
152
1.714.424
3
8
636
4.429.351
totale
291
2.549
9.689.499

Legenda
–          1: aziende artigiane e industriali con meno di 15 dipendenti
–          2: aziende che non hanno diritto alla Cassa Integrazione Straordinaria
–          3: aziende al termine di periodi di CIGS “normale”

“Quindi tutti i passaggi formali sono stati teoricamente espletati: resta il fatto che ad oggi siamo in presenza di una situazione non più accettabile. Nonostante gli impegni e gli annunci di rapido pagamento – continua Piccinini -, sono mesi che i lavoratori attendono di ricevere quanto gli spetta per i periodi di sospensione dal lavoro. Di sicuro grosse responsabilità sono da addebitare al governo, che pur essendosi impegnato nello stanziare le risorse necessarie, non ha ancora concretamente messo tali risorse a disposizione dell’INPS. È irresponsabile che in questo contesto si scontino ancora dei ritardi. nelle crisi il primo obiettivo è salvaguardare l’occupazione e sostenere il reddito dei lavoratori. Attendiamo risposte immediate che sblocchino questa assurda situazione”. 

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