• Abbonati
La protesta

Sciopero dei benzinai l’8 e il 9 luglio

I benzinai hanno confermato lo sciopero previsto per mercoledì 8 e giovedì 9 luglio: più di 48 ore senza rifornimenti. Le associazioni sindacali e il presidente Milazzo: "Dal governo parole che sono rimaste lettera morta"

E’ stato confermato lo sciopero dei benzinai per mercoledì 8 e giovedì 9 luglio. Le sigle sindacali dei gestori – Faib, Fegica e Figisc – ricordano che la protesta nasce contro il Governo e contro le Compagnie petrolifere.
Le tre associazioni di categoria, attraverso i due giorni di sciopero, intendono indurre il Governo a rispettare gli impegni assunti un anno fa: rinnovare il “bonus fiscale”; riformare le regole del settore, semplificare e rendere più eque numerose norme (come i diritti camerali, rifiuti, metrologia), avviare l’ammodernamento della rete e degli impianti con l’apertura di nuove attività non oil per i gestori, inserire la categoria nei lavori usuranti e rifinanziare il fondo indennizzi per i piccoli gestori.
Alle Compagnie petrolifere i gestori di benzina chiedono di diminuire le condizioni e i canoni fuori mercato sul non oil, di limitare gli sconti, le promozioni, le carte aziendali, di non imporre nuove clausole vessatorie al contratto e non favorire le “pompe bianche” (distributori indipendenti che non appartengono ad alcuna compagnia petrolifera) ed i supermercati attraverso il mercato extrarete.
«L’industria petrolifera sta scaricando sulla rete e soprattutto sulla categoria tutte le contraddizioni e le diseconomie del sistema, facendo concorrenza sui propri stessi impianti ai propri stessi gestori – spiega Giuseppe Milazzo, presidente dei benzinai aderenti ad Ascom – discriminando tra gestore e gestore sulla propria rete, e soprattutto favorendo, con politiche di prezzo drasticamente penalizzanti per migliaia di piccole imprese, le” pompe bianche” piuttosto che gli ipermercati, in aperta violazione delle vigenti regole della concorrenza e del mercato».
E per quanto riguarda i rapporti con il Governo Milazzo sottolinea: «Gli impegni assunti dal Governo un anno fa per mettere mano alle regole del settore e alle misure strutturali richieste dalla categoria sono rimasti finora lettera morta. Anzi nel frattempo sono venute meno alcune tutele e sono stati imposti nuovi oneri alle gestioni, dalla scomparsa del bonus fiscale, all’impostazione di duplicazioni sulla pubblicità dei prezzi, obbligo già pienamente assolto da quindici anni dalla totalità degli impianti».
Lo scioperò per quanto riguarda gli impianti stradali avrà inizio alle 19,30 del 7 luglio e terminerà alle 7 del 10 luglio (self service e notturni compresi); mentre sulla rete autostradale inizierà alle 22 del 7 luglio e terminerà alle 22 del 9 luglio.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI