• Abbonati
Gli interventi

Pd: partenza difficile, la Lega: toni astiosi

A Palazzo Frizzoni, in occasione del primo Consiglio comunale, non ci sono state sorprese, salvo l'azione di qualche franco tiratore durante l'elezione del presidente del Consiglio comunale. Maggioranza e minoranza hanno giocato la loro parte.

Come previsto. A Palazzo Frizzoni, in occasione del primo Consiglio comunale, non ci sono state sorprese, salvo l’azione di qualche franco tiratore durante l’elezione del presidente del Consiglio comunale (leggi le prime battute della diretta di Bergamonews). Per il resto è andato in scena il gioco delle parti, parti rovesciate tra minoranza – di centrosinistra – e maggioranza, di centrodestra, con l’ingresso in squadra della Lega Nord. "Lega Nord e Pdl hanno approfittato al meglio della congiuntura politica nazionale molto favorevole – secondo l’ex assessore e ora capogruppo del Pd Elena Carnevali -. Ne prendiamo atto, per ripartire e tornare a essere forza di governo. Ci pare che la partenza della vostra Giunta, della vostra squadra di Governo sia stata parecchio faticosa. Non c’è nessuna critica di carattere personale: ma crediamo che alla Cultura sarebbe servita una persona sopra le parti, e non possiamo tacere sulla nomina di Cristian Invernizzi alla Sicurezza, come compensazione della sconfitta ad Arcene. Cinque anni fa eravate voi a criticarci per gli assessori non residenti a Bergamo: oggi potremmo dirvi la stessa cosa. Ora la destra governa in Italia, in Regione, Provincia e Comune: sarà più facile reperire fondi, trovare sinergie, ce lo auguriamo. Noi resteremo protagonisti, vigili e attenti". Critiche che Roberto Chiorazzi, Pdl, ha tentato di smontare punto per punto, invitando le minoranze a "rassegnarsi, perchè lavoreremo in modo compatto per cinque anni e sappiamo bene che, comunque fosse andata, avreste criticato la Giunta ugualmente". Ha sollevato qualche mugugno, dai banchi della maggioranza, l’intervento di Pietro Vertova, unico eletto dei Verdi, che ha parlato di "deriva qualunquista contro la quale resistere (in riferimento a tutto il clima politico nazionale, ndr)" e di volontà del centrodestra di "creare paura, ad esempio portando i soldati in città, che sono una scelta ben precisa, anche per aumentare l’insicurezza percepita dai cittadini". "Finalmente siamo in maggioranza in una città simbolo, nella nostra città simbolo – ha dichiarato Daniele Belotti, capogruppo della Lega -. E’ finita l’era dell’amministrazione filo islamica, filo Pacì Paciana, l’Amministrazione di chi non sa fare assolutamente autocritica. Ci resta qualche dubbio sulla volontà di fare opposizione costruttiva: non ci saremmo aspettati toni così astiosi sulla Giunta, toni che voi di centrosinistra di solito dovreste lasciare ai rozzi leghisti. Quanto al passato del sindaco lasciamo stare (in riferimento ad un passaggio di Roberto Bruni): più volte Franco Tentorio ha dimostrato di essere un galantuomo". Ha aperto uno spiraglio al dialogo, invece, Beppe Mazzoleni, candidato sindaco e unico consigliere dell’Udc: "C’è condivisione sugli indirizzi di governo del sindaco. Noi avanzeremo proposte costruttive e quando sarà necessario si potranno anche unire le forze". "Si è parlato di un’altra metà di Bergamo che non ci ha dato fiducia, ovvero la metà meno l’8% come ha sottolineato Belotti – ha ricordato Stefano Petralia, capogruppo Pdl -. Noi accettiamo le sfide e parleremo alle parti sociali, a quella metà di città. Andremo sulle questioni vere, come abbiamo sempre fatto, con assoluto rispetto per le minoranze. Del resto non ci pare che in campagna elettorale ci siano stati toni astiosi che abbiano preso di mira qualcuno in particolare". Battuta, quest’ultima, alla quale Bruni ha reagito stizzito: "I manifesti in campagna elettorale dicevano altro".

 

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI