"Purtroppo sarò costretto a licenziare tre o quattro dipendenti. Senza il lavoro notturno siamo costretti a tagliare il personale". E’ sconsolato Marcello Pietrobono, titolare della pizzeria e briocheria Dolce Forno di Curno, colpita dalla legge regionale che limita gli orari dei laboratori artigianali. Al locale di via Lega Lombarda, ritrovo del popolo della notte nelle notti del fine settimana, la giunta comunale di Curnoha deciso di negare provvisoriamente la deroga prevista dalla legge. Niente più chiusura alle 4.30, le serrande dovranno abbassarsi all’una. Sinceramente non me lo sarei mai aspettato – commenta Pietrobono – anche perché nei giorni scorsi c’erano stati segnali positivi. Abbiamo accolto le richieste del Comune: installazione di videosorveglianza, nuovi cestini dell’immondizia, il tutto ovviamente pagato di tasca nostra. Nonostante tutto la deroga non ci è stata concessa".
La speranza però è l’ultima a morire. "Avremo un incontro con il sindaco il prossimo 2 luglio. Speriamo di riuscire a recuperare la situazione". In caso contrario Pietrobono dovrà firmare alcune lettere di licenziamento. "Io non punto il dito contro nessuno – continua -, ma io devo fare i conti con il mio commercialista. Se mi viene a mancare del lavoro, sono costretto a tagliare anche il personale. Sono conti oggettivi, non voglio essere polemico con nessuno. Non capisco però perché la decisione della Giunta non abbia una motivazione. Non capiamo i motivi di questa bocciatura".
Niente deroga, confermata la chiusura notturna
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