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Malindi, in fumo case e hotel di molti bergamaschi fotogallery

Bruciano case e hotel a Malindi, in una delle prime zone sviluppate turisticamente da imprenditori del Nord Italia, in particolare bergamaschi. Tra loro Gianfranco Vitali, fondatore del "Palm Tree Hotel", andato in fumo.

Bruciano case e hotel a Malindi, in una delle prime zone sviluppate turisticamente da imprenditori del Nord Italia, in bresciani e bergamaschi, tra i quali Gianfranco Vitali. La zona colpita dalle fiamme, attorno alle 17 ora italiana del 21 giugno, è quella di Kibokoni, dove sono andate in fumo 150 abitazioni tra ville e cottage e dove sono bruciate decine di auto. Fortunatamente molte abitazioni non erano abitate e i danni sono solo agli immobili: pochi i feriti e nessuna vittima secondo le informazioni delle prime 24 ore.
Sembra che le fiamme siano state provocate da un corto circuito in una delle case di Kibokoni e che il rogo si sia propagato grazie soprattutto alle coperture di molti tetti, ancora in legno. L’incendio non ha risparmiato nemmeno il Palm Tree Club Hotel, uno dei più prestigiosi della zona, con un centro ippico frequentato in particolare da stranieri.
“Quella è praticamente una delle zone più vecchie, ovvero sviluppata prima di altre turisticamente – dice Gianfranco Vitali, attivo come agente di viaggi e anche per molte iniziative immobiliari -. Io stesso, con l’imprenditore Renato Marini, di Brescia, diedi il via ad alcuni primi investimenti, anche quello per la costruzione del Palm Tree. A Kibokoni sono tantissimi i bergamaschi e i bresciani che hanno casa. Non sarà facile ricostruire”.
Sull’incendio le indagini sono in corso. Dopo il cortocircuito il vento avrebbe favorito il propagarsi delle fiamme di tetto in tetto. In fiamme almeno altri tre hotel. Per gli operatori turistici l’incendio di Kibokoni è un grave danno: tra una ventina di giorni la stagione turistica sarebbe iniziata in piena regola.

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