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Regione lombardia

Aiuto affitti e prima casa: via alle domande per il contributo

Da mercoledì 3 giugno sarà possibile richiedere due importanti misure messe in campo da Regione Lombardia a sostegno delle famiglie che non riescono a pagare i canoni di affitto o che comprano la prima casa.

Da mercoledì 3 giugno sarà possibile richiedere due importanti misure messe in campo da Regione Lombardia a sostegno delle famiglie che non riescono a pagare i canoni di affitto o che comprano la prima casa. "A disposizione – spiega il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni – ci sono 98 milioni di euro, 51 per il Fondo sostegno affitti e 47 come contribuito per l’acquisto della prima casa. Cifre notevoli che fanno parte di un pacchetto più ampio appositamente messo a punto che per il solo 2009 ammonta a 327 milioni di euro".
FONDO SOSTEGNO AFFITTI
Saranno circa 70.000 le famiglie che anche per il 2009 potranno beneficiare di un contributo che copre, a seconda del reddito Isee/fsa del richiedente, dal 23 al 50% del canone mensile di locazione. Vale e dire che, a seconda delle classi di appartenenza, i contributi annuali sono compresi fra un minimo di 250 e un massimo di 1.800 euro, determinati in funzione del canone di locazione, della situazione socio economica, dell’entità delle domande presentate e delle risorse finanziarie disponibili. Possono richiederlo i titolari di contratti di locazione registrati (stipulati per unità immobiliare situata in Lombardia utilizzata come residenza e abitazione principale), che siano cittadini italiani, dell’Unione europea o, se di uno Stato extra UE, in possesso di carta di soggiorno o di permesso con validità almeno biennale e che esercitino una regolare attività. Devono inoltre risiedere da almeno dieci anni in Italia o da almeno cinque in Regione Lombardia. Il reddito ISEE-FSA (appunto per il fondo sostegno affitti) non può essere superiore a 12.911 euro. Le domande potranno essere presentate nel Comune dove è ubicata l’unità immobiliare e nei Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale (CAAF) convenzionati con il Comune o la Regione. Gli appositi "sportelli" rimarranno aperti da mercoledì 3 giugno, a martedì 15 settembre 2009. Dalla sua istituzione sono circa 310.000 le famiglie lombarde che ne hanno beneficiato e si prevede per il prossimo biennio possano essere altre 140.000.
CONTRIBUTO PER ACQUISTO O RISTRUTTURAZIONE PRIMA CASA
Importanti novità riguardano il 9° bando che prevede l’assegnazione di un contributo di 6.000 euro, una tantum a fondo perduto, per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa. I destinatari sono tutte le tipologie di famiglie previste dalla legge regionale sulla famiglia (23/1999), vale a dire le giovani coppie (quelle sposate dopo il 1 gennaio 2007 o che si sposeranno entro il 28 febbraio 2010, e i cui componenti non abbiano compiuto 40 anni alla data di presentazione della domanda), le gestanti sole (donne gravide del primo figlio che siano nubili o prive del coniuge per separazione legale senza convivenza, divorzio o decesso), i genitori soli con uno o più figli minori a carico e i nuclei famigliari con almeno tre figli, che presentino un reddito Isee non superiore a 35.000 euro (lo scorso limite era 30.000). Per poter accedere al contributo sarà necessario aver rogitato tra il 1 gennaio 2007 e il 28 febbraio 2010. Il valore dell’alloggio acquistato dovrà essere compreso tra 25.000 e 280.000 euro (prima il costo massimo era di 200.000) e il mutuo non potrà avere durata inferiore a 5 anni. Il bando resterà aperto dal 3 giugno al 31 luglio e le domande dovranno essere presentate ai CAAF. Dei 47 milioni totali, 35 milioni sono destinati alle giovani coppie e 12 alle altre tipologie per un totale di 7.835 beneficiari. "Aiutare le famiglie con sussidi di questo tipo – spiega l’assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti – diventa di anno in anno più importante perché è sotto gli occhi di tutti che sono sempre di più coloro per i quali la casa sta diventando un problema. In questo periodo di crisi economica quindi aiutiamo sia le famiglie più deboli a pagare l’affitto che quelle famiglie che hanno comprato casa a pagare le rate del mutuo". "In Lombardia – conclude Formigoni – vogliamo invertire la rotta e lo facciamo adattando i bandi alle nuove esigenze. Ad esempio, per quanto riguarda il contributo per l’acquisto della prima casa, abbiamo modificato i requisiti in modo da offrire a più famiglie di nuova formazione, o già formate, la possibilità di accedere ad un finanziamento strategico per chi sceglie di fare un passo così importante per la vita di una famiglia".

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