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Osio sotto

Twist International, si cerca una soluzione per i lavoratori senza stipendio

Da novembre senza stipendio, 23 lavoratori degli 85 rimasti in organico alla Twist International di Osio Sotto non ce la fanno più ad aspettare: nel febbraio scorso hanno deciso di aprire una vertenza che ora arriva sul tavolo della Direzione Provinciale del lavoro, dove mercoledì mattina alle 11.30, è stata finalmente convocata la prima Sottocommissione di conciliazione.

Da novembre senza stipendio, 23 lavoratori degli 85 rimasti in organico alla Twist International di Osio Sotto non ce la fanno più ad aspettare: assistiti dalla FILTEA-CGIL nel febbraio scorso hanno deciso di aprire una vertenza che ora arriva sul tavolo della Direzione Provinciale del lavoro di Bergamo, dove mercoledì mattina alle 11.30, è stata finalmente convocata la prima Sottocommissione di conciliazione che si occuperà della vicenda.
La Twist International spa, specializzata nella ritorcitura e presente con due stabilimenti ad Osio Sotto e ad Osio Sopra, il 5 novembre scorso aveva aperto la procedura di mobilità per cessazione dell’attività produttiva per i 91 dipendenti, quasi tutte donne (poi il numero è sceso a 85 perché alcuni lavoratori se ne sono andati spontaneamente). Per evitare la mobilità, il sindacato aveva chiesto la possibilità di usare ammortizzatori sociali, in particolare la cassa integrazione straordinaria (CIGS).
Da settembre, infatti, la crisi aveva investito in pieno l’azienda, andando a peggiorare una situazione già di sofferenza (all’inizio dell’anno scorso era stato sottoscritto un accordo di cassa integrazione guadagni straordinaria dal 21 gennaio 2008 fino al 20 gennaio 2009 per 60 dipendenti sugli allora 101 totali). Così, nell’autunno scorso, sono cominciati i ritardi nel pagamento degli stipendi (per chi stava lavorando – cioè pochi – e per tutti gli altri sospesi in cassa).
“Ad oggi, nelle buste paga dei lavoratori mancano gli stipendi di novembre, di dicembre, la tredicesima mensilità dell’anno 2008 e lo stipendio di gennaio” spiega Damiano Bettinaglio della FILTEA-CGIL. “Ma i guai non sono finiti qui”. Dal 21 gennaio 2009 i lavoratori della Twist si trovano in cassa integrazione straordinaria in deroga, misura prevista fino a tutto maggio: “Solo che anche questi soldi non arrivano. Anche per questi mesi, infatti, i lavoratori stanno aspettando l’integrazione salariale visto che a livello regionale non è stata autorizzata la CIGS” continua Bettinaglio. “La mancata autorizzazione, che va ad appesantire una già situazione drammatica, è dipesa dal fatto che l’azienda non ha rispettato le procedure previste dalla legge e non ha inviato a tutti gli enti incaricati la documentazione necessaria alla CIGS. Insomma, l’azienda ha compiuto un grossolano errore burocratico. Siamo, allora, intervenuti: la documentazione completa è stata, così, inviata a tutti il 9 aprile”.
 Il danno, però, era già stato commesso: il 16 aprile, giorno della prevista decisione in merito alla cassa straordinaria, il via libera non è arrivato. Ora il sindacato attende la prossima seduta della Sottocommissione regionale che si riunirà il 28 e il 29 aprile. “Come se tutto ciò non bastasse, il caso Twist ha portato alla luce un ulteriore problema rispetto all’accordo sull’anticipo sociale dell’integrazione salariale da parte delle Banche, sottoscritto a dicembre in provincia di Bergamo” continua Bettinaglio. “Senza l’approvazione regionale, non solo l’INPS non può erogare le somme d’integrazione salariale ma neppure le banche – che non vogliono assumersi nessun tipo di rischio – vogliono emettere gli anticipi. Si corre il rischio che una volta autorizzata la CIGS in deroga, il pagamento dell’INPS arrivi insieme all’anticipo sociale della banche: verrebbe, cioè, depotenziato lo strumento ponte a sostegno dei lavoratori coinvolti dalle crisi aziendali più drammatiche”.

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