Il coordinatore provinciale del Popolo della libertà di Bergamo Carlo Saffioti ed il Vice Coordinatore Provinciale Vicario Pietro Macconi in accordo con i rappresentanti istituzionali del partito comunicano quanto segue:
Vogliamo lanciare un ultimo invito al Presidente della Provincia Valerio Bettoni affinchè riveda la sua decisione di partecipare alle elezioni amministrative con lista propria e alternativa a quella dell’alleanza PDL-Lega.
Pur riconoscendo i meriti elettorali e amministrativi del Presidente Bettoni, riteniamo che con qualche elemento di novità e di discontinuità, la nostra Provincia possa essere altrettanto ben guidata dall’alleanza che sta ben governando il Paese e la nostra Regione: della positività dell’esperienza amministrativa di Bettoni, il Popolo della Libertà è il garante della continuità e proprio per questo va rafforzato e andrebbe anzi supportato dal Presidente Bettoni.
Forza Italia e Alleanza Nazionale, ora Popolo della Libertà, dieci anni fa indicarono quale proprio candidato alla Provincia, Valerio Bettoni, scelto tra diverse altre personalità; l’indicazione fu ribadita 5 anni dopo. In questi dieci anni il Presidente Bettoni è stato sostenuto dai gruppi consiliari e dai partiti di Forza Italia e di Alleanza Nazionale con grande, grande lealtà.
Ora che il Presidente Bettoni non può più essere ricandidato, i partiti che dieci anni fa lo indicarono, fanno la scelta politica dell’alleanza con la Lega, in coerenza con l’alleanza strategica nazionale e regionale, nell’assoluta convinzione di operare per il bene della comunità bergamasca. Ci auguriamo che il Presidente Bettoni rispetti la nostra decisione e che mostri la stessa lealtà che noi abbiamo avuto sempre nei suoi confronti.
Noi non potremmo non interpretare la sua lista se non come un attacco alla nostra scelta politica.
Ci appelliamo al Presidente Bettoni affinché non prenda una strada, che è senza ritorno, di scontro e di contrapposizione forte con i partiti che stanno governando a Milano e a Roma: 10 anni di leale collaborazione non meritano di terminare così.
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