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In piazza

Liberazione, sfila anche il Pdl Bettoni: nessuna parificazione fotogallery

Tremila persone hanno sfilato per celebrare il 25 aprile. Il centrodestra presente con Carlo Saffioti, Gregorio Fontana e Marcello Moro. Il presidente della Provincia strappa l'applauso della piazza: "Differenza chiara tra chi decise di resistere e i vagoni piombati verso i campi di concentramento. Non pu?? esserci parificazione storica".

Viale Papa Giovanni e piazza Vittorio Veneto colmi di persone, di sindaci e autorità, di bandiere rosse, di bandiere del Partito democratico e dell’Italia dei Valori. C’erano gonfaloni dei Comuni, Tricolori sventolanti e stendardi dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia. Ma anche tanta gente senza vessilli. Quasi tremila persone.
E’ la Festa della Liberazione dal nazifascismo, è il 25 aprile, che quest’anno a Bergamo si è scoperto condiviso: a fianco del sindaco Roberto Bruni hanno infatti sfilato anche esponenti del centrodestra, o meglio del Pdl: il coordinatore provinciale Carlo Saffioti, il deputato Gregorio Fontana, l’assessore provinciale e consigliere comunale Marcello Moro. E anche Saffioti e Fontana sono saliti sul palco della celebrazione e dei discorsi ufficiali.
Nessuna contestazione, solo un richiamo dal sindaco Bruni: “Finalmente c’è condivisione e questo è un bene. Ma non sia sentito come un obbligo, deve esserci vera convinzione. Noi stiamo con chi, sessant’anni fa, impugnò le armi con sofferenza contro gli eserciti del terzo Reich. Ora e sempre resistenza”. “Ci fu una differenza abissale tra la Resistenza e i vagoni piombati verso i campi di concentramento – ha aggiunto il presidente della Provincia Valerio Bettoni, strappando gli applausi della piazza -. Condivisione non significa parificazione di quei due fronti storici, la politica non deve rivedere la storia. Anche il cattolicesimo democratico ebbe a Bergamo un ruolo fondamentale, a partire dalle parrocchie”.
Qualche dubbio in più, dalla piazza, è emerso quando il presidente ha fatto un richiamo alla “borghesia bergamasca tendenzialmente conservatrice, ma sempre antifascista”. Quindi la parola è passata a Barbara Pezzini, preside della Facoltà di Giurisprudenza e portavoce del Comitato Bergamasco per la difesa della Costituzione. Un’oratrice di cui Salvo Parigi, il partigiano sempre presente, ha ricordato gli avi: il senatore Rino Pezzini, suo nonno, e il padre Giuseppe, “ufficiale della gloriosa brigata XXIV maggio Giustizia e Libertà”.
Dopo i discorsi ufficiali un corteo ridotto di cittadini e militanti, anche vicini ai centri sociali, hanno raggiunto la stele dedicata a Ferruccio Dall’Orto in piazzetta Santo Spirito.

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