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Aeroporto

Orio, soluzione anti rumore una rotta di decollo sull’A4

L'Enav sta studiando una traiettoria che segua il tracciato dell'autostrada, anche in considerazione della presenza del nuovo ospedale, distante meno di 4 km dalla pista. Intanto il sindaco di Treviolo si lamenta: "Gli aerei dovrebbero solo lambire il nostro comune, invece ci passano sopra la testa". E il Comitato fissa un incontro con i candidati alle elezioni per conoscere le loro posizioni su Orio.

"Siamo fuori dall’ambito aeroportuale, però ne subiamo tutti gli effetti negativi". Il sindaco di Treviolo Gianfranco Masper prende carta e penna per chiedere (nuovamente) a Orio di abbassare il volume dei decolli. "Nessuno ce l’ha con l’aeroporto – precisa il sindaco – Però bisogna fare in modo che gli aerei rispettino la traiettoria prevista, che sulla carta dovrebbe solamente lambire il nostro comune. In realtà ci passano proprio sopra la testa. Ma siccome non facciamo parte della commissione aeroportuale non ci tengono nemmeno in considerazione per i fondi antirumore". E il riferimento al nuovo bando della Provincia (sarà destinato solo ai residenti dei comuni di Bergamo, Orio, Seriate, Bagnatica, Grassobbio e Brusaporto) è puramente voluto.
Per risolvere gran parte dei problemi alle orecchie non solo degli abitanti di Treviolo ma anche di Campagnola e Colognola, l’Enav sta studiando una rotta alternativa (nelle foto sotto) lungo l’A4. Un’esigenza determinata anche dal fatto che il nuovo ospedale della Trucca sorge a meno di 4 km dalla fine della pista, proprio sulla direttrice di decollo: per risparmiare il fracasso ai malati ma anche per motivi di sicurezza sarà quindi preferibile che gli aerei virino in anticipo, seguendo il tracciato dell’autostrada verso Milano. 
Per discutere di questi e di altri problemi legati alla questione Orio il Comitato aeroportuale ha organizzato per il 7 maggio prossimo (ore 20.30, auditorium di Colognola) un incontro pubblico con i candidati alle prossime elezioni amministrative, per chieder loro pubblicamente "quali sono gli interventi previsti nel Vostro programma elettorale al fine di contemperare gli interessi economici con la tutela della salute e della sicurezza delle persone che si trovano a subire il pesante impatto ambientale derivante dall’attività aeroportuale".
In particolare, c’è da affrontare lo spinoso tema delle quote Sacbo in mano a Comune e Provincia: il Comitato sostiene che gli enti controllori non dovrebbero essere in parte proprietari del soggetto controllato. Restano poi da fissare i limiti in decibel delle tre zone d’intorno aeroportuale: un "tetto" al rumore atteso da anni e mai stabilito dalla commissione aeroportuale.

La rotta attuale

 

La possibile nuova rotta sull’autostrada 

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