• Abbonati
Le ricerche

Ore 19.48, la terra trema ancora fotogallery

Un'altra scossa di terremoto sul luogo della catastrofe: l'Abruzzo ha tremato ancora. L'intensità si aggira sui 5,3 gradi della scala Richter, pari a quella della notte di lunedì. Ci sono nuovi crolli.

La terra ha tremato ancora. Alle 19.48 di martedì un’altra potente scossa è stata avvertita in Abruzzo e persino a Roma. I sismografi hanno rilevato un’intensità di 5,3 gradi sulla scala Richter, potente quasi quanto quella distruttiva di lunedì, che aveva raggiunto i 5,8. Nel centro dell’Aquila si è scatenato un comprensibile panico. Fumo si è levato da alcuni edifici, segno di nuovi crolli, tra cui un’ulteriore parte della chiesa delle Anime Sante, già pesantemente danneggiata nella prima scossa. Crolli anche nella zona della stazione. Non ci sono fortunatamente altre vittime: smentita la notizia diffusa in un primo tempo che parlava di un morto nella frazione Santa Rufina di Roio.
Il sisma è durato circa venti secondi ed è stato avvertito anche a Roma, in tutto il Lazio e nelle Marche. Non si segnalano però danni nella capitale.
Drammatica la testimonianza del comandante dei vigili del fuoco di Bergamo, Giuseppe Verme. "Proprio mentre c’è stata la scossa ero al telefono con un nostro funzionario che si trova all’Aquila – racconta – Per trenta secondi non l’ho più sentito… Poi mi ha detto che era tutto a posto. Ci sono stati momenti di comprensibile panico, i nostri stanno lavorando come tutti gli altri sotto le macerie. Ma passato lo spavento si sono rimessi al lavoro. Stanno operando nella zona della casa dello studente, dove sono sepolte ancora quattro persone. Ci sono speranze di ritrovarle vive, quindi si sono rimessi tutti all’opera dopo pochi minuti".

Continuano le ricerche – La nuova scossa ha sorpreso anche i soccorritori, ancora al lavoro al calar del buio. "Restano poche ore per sperare di trovare qualcuno in vita sotto le macerie" hanno spiegato i vigili del fuoco, che lottano contro il tempo per salvare vite umane. Tra di loro ci sono anche i 29 uomini arrivati da Bergamo, che stanno operando proprio nel centro dell’Aquila. Il geometra Daniele Limonta, che dal comando di via Codussi è in costante contatto con le squadre sul posto, spiega: "Siamo ancora nella fase di ricerca dei sopravvissuti. Ciò significa che diamo priorità alle segnalazioni che giungono da familiari o amici. Se qualcuno ci indica un edificio crollato dove si sono sentiti lamenti o rumori, interveniamo immediatamente. Solo in seguito si penserà ad estrarre dalle macerie chi purtroppo non ce l’ha fatta. E poi, in una terza fase, ove possibile, si procederà al recupero dei beni e degli altri effetti personali".
Intanto, schiacciati dal dolore per la morte del loro collega, i vigili del fuoco di Bergamo si fanno forza e rispondono all’emergenza terremoto raddoppiando i turni, per far fronte all’assenza del personale partito per l’Abruzzo. Si sta di guardia 24 ore anziché dodici, mentre si preparano a partire per i luoghi della catastrofe altri venti uomini. Quindici sono in attesa di ordini al comando di via Codussi, altri cinque hanno già preparato lo zaino nel distaccamento di Zogno. Dovrebbero partire nelle prossime ore per andare a dar man forte ai colleghi che da più di un giorno ormai scavano tra le macerie dell’Aquila e dei paesi vicini. Sul posto sono già 29 i vigili del fuoco arrivati da Bergamo: alcuni di loro, partiti poche ore dopo il sisma, stanno lavorando sin dalla mattina di lunedì.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI