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A 30 anni dall'omicidio

Saffioti e Bertoli d’accordo: Gurrieri va ricordato

Il caso sollevato da Bergamonews fa discutere a destra e a sinistra. Il consigliere comunale dei Verdi: "Ho ho addosso il peso di aver difeso allora ci?? che si dimostr?? indifendibile". L'esponente azzurro al Pirellone: "Il silenzio va rotto e il maresciallo va ricordato con ufficialit??".

Fa discutere e anche pensare la sottolineatura della "dimenticanza" dell’assassinio di Giuseppe Gurrieri, il carabiniere ucciso trent’anni orsono, il 13 marzo del 1979, da un gruppo chiamato "Guerriglia proletaria".  
Nel dibattito suscitato dal "j’accuse" del giornalista Giangavino Sulas, interventi da esponenti di destra e sinistra con, anche, una esplicita autocritica da parte del consigliere comunale di maggioranza a Bergamo, Roberto Bertoli. "Non ricordavo la data dell’assassinio del carabiniere Gurrieri – scrive Bertoli -, ma credo anch’io che per la ricorrenza di trent’anni della sua morte si sarebbe potuto fare qualcosa per ricordarlo. Non ho alcuna responsabilità per quanto accaduto allora, ma ho addosso il peso di aver difeso, in quei primi anni, ciò che si dimostrò indifendibile. La condanna dell’omicidio era anche allora totale ma chi difesi non era innocente. Purtroppo andò così".
L’esponente dei Verdi amette: "
Fiatai, e me ne assumo le responsabilità, durante tutta la campagna per ‘Enea libero’ (Guarinoni, condannato in merito all’omicidio del carabiniere, ndr), campagna di cui sono stato assieme ad altri promotore ed animatore. La verità emersa successivamente ci inchioda a non indifferenti responsabilità. Alcune migliaia di persone ed in particolare giovani furono ingannati e giustamente ancora oggi ci rinfacciano quella campagna di ‘controinformazione’ che si rivelò malainformazione. Purtroppo".
Dal versante politico opposto arrivano le parole di Carlo Saffioti, consigliere regionale di Forza Italia, il quale chiede che il carabiniere ucciso venga ricordato e il silenzio su questo assassinio venga rotto: "Grazie caro Sulas per il richiamo forte che hai voluto dare alle nostre coscienze. Mi fa ancora venire i brividi il ricordo di quegli anni, così carichi di odio, violenza, annullamento delle persone sotto l’ideologia. chi non li h vissuti non può capire fino in fondo il delirio distruttivo che coinvolse tanti giovani. Ricordo l’emozione e la rabbia provata quando si sparse la notizia dell’omicidio del maresciallo Gurrieri. Hai ragione, il silenzio va rotto e il maresciallo va ricordato con ufficialità!".

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