“Per ora vi sono notizie dell’infestazione solo a Treviolo, non vi sono segnalazioni da altri
I chironomidi si muovono in branco, o in sciami se si vuol essere più precisi, e in alcuni casi arrivano a ricoprire interamente le pareti degli edifici. Ma perché questa invasione improvvisa a Treviolo. Sono degli insetti che a prima vista possono sembrare le zanzare. “Direi che i chironomidi c’erano da prima che ci fosse Treviolo – spiega Paolo Pantini, del Museo di Scienze naturali -. Ci saranno anche dopo. Però, come spesso capita con gli insetti, ci sono situazioni in cui si presentano degli sfarfallamenti, dei picchi di presenza. Le larve sono acquatiche e gli adulti nascono spesso in massa, contemporaneamente. Capita spesso di notarli in campagna, poi sicuramente li si nota di più quando arrivano alle case. In questo caso c’è stata una concentrazione a Treviolo, ma negli scorsi anni non sono mancati allarmi, ingiustificati, anche sul lago d’Endine, o a Lallio. A Venezia il fenomeno è frequente, ad esempio”. Per tranquillizzare la cittadinanza il sindaco di Treviolo Gianfranco Masper ha fatto distribuire a tutte le famiglie una nota informativa: "I chironomidi non sono zanzare – spiega Masper ai cittadini di Treviolo -, ma piccoli insetti, a larva acquatica, trovano l’ambiente ideale di proliferazione in aree umide con fondi fangosi e povere di ossigeno. Sono innocui per la popolazione: non sono ematofagi, non sono vettori di malattie, sono utili per la digestione dei detriti organici e nella pulizia delle acque, gli esemplari adulti vivono solo pochi giorni. La lotta agli esemplari adulti mediante l’utilizzo di insetticidi non offre risultati apprezzabili e riduce il problema solo temporaneamente. Risulta più efficace l’utilizzo di prodotti antilarvali, ovviamente per le aree individuate come focolai. Può risultare utile provvedere al controllo e rimozione delle raccolte di acqua stagnante anche all’interno delle aree e giardini privati: bidoni e sottovasi, innaffiatoi, caditoie e tombinature a pavimento e allo sfalcio della vegetazione incolta. Per infestazione elevata è opportuno predisporre interventi finalizzati e localizzati con l’utilizzo di prodotti piretroidi a basso dosaggio. Il Servizio igiene e sanità pubblica dell’Asl della Provincia di Bergamo riferisce che il ciclo vitale dell’insetto è piuttosto breve e sensibile alle variazioni climatiche. Attendiamo ulteriori disposizioni. Nel frattempo il Comune provvederà alla disinfestazione in aree pubbliche e caditoie stradali di raccolta delle acque meteoriche".
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