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Olmo al brembo

La Regione non risponde: assemblea per l’ospedale brembano

Dopo il silenzio assordante di chi deve decidere in merito alle richieste pressanti, sottoscritte da quasi novemila cittadini i quali vorrebbero che l???ospedale di San Giovanni Bianco avesse come referente non pi?? l???azienda ospedaliera di Treviglio ma quella di Bergamo, l'apposito Comitato organizza per venerd?? 20 febbraio un???assemblea pubblica.

Dopo il silenzio assordante di chi deve decidere in merito alle richieste pressanti, sottoscritte da quasi novemila cittadini della Valbrembana i quali vorrebbero che l’ospedale di San Giovanni Bianco avesse come referente non più l’azienda ospedaliera di Treviglio ma quella di Bergamo, il Comitato sorto per dare un futuro all’ospedale brembano organizza per venerdì 20 febbraio alle 20.30 (alla sala polivalente di Olmo al Brembo) un’assemblea pubblica: “Questione ospedale. A che punto siamo?”, che vuole fare un resoconto sulle iniziative promosse.
L’ultima delle quali è una lettera inviata all’assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani, lettera che non ha avuto ancora risposta.
“Con riferimento alla nota del 12 agosto e facendo seguito all’incontro del 18 giugno 2007 durante il quale si è proceduto al deposito di 8.807 firme di cittadini della Valle Brembana per chiedere alla Regione Lombardia la revisione dell’assetto territoriale dell’Azienda Ospedaliera di Treviglio e l’afferimento del presidio ospedaliero di San Giovanni Bianco all’Azienda ospedaliera di Bergamo – scrive il Comitato nelle persone di Maurizio Colleoni, Elena Ghezzi, Carmelo Goglio, Vittorio Milesi – chiediamo un suo pronunciamento. Giova al riguardo rammentare che nell’incontro del 18 giugno 2007, lei aveva assunto l’impegno di esaminare e approfondire in tempi brevi la richiesta presentata, sia in sede tecnica che politica, indicando quali interlocutori privilegiati gli enti locali e i sindaci del territorio”.
Tenuto conto, prosegue il Comitato “che, accanto alle quasi novemila firme raccolte tra i cittadini della Valle, si sono aggiunti in questi mesi e nella stessa direzione, il pronunciamento della Comunità montana e di ben 27 dei 38 Comuni della Valle Brembana, si ritiene che una decisione nel senso richiesto dalla larghissima maggioranza dei cittadini e delle Istituzioni del territorio non sia ulteriormente rinviabile”.
E all’assessore regionale il Comitato annunciato anche che, in assenza di risposte tempestive e comunque dovute nel rispetto dei quasi 9000 cittadini della Valle che hanno sottoscritto la petizione, attiverà a decorrere dal prossimo mese di marzo, nuove iniziative per ottenere che la richiesta avanzata e oggi sostenuta dalla stragrande maggioranza degli stessi Enti Locali, possa trovare adeguata considerazione e accoglimento”.

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