Il presidente della Settima Circoscrizione accoglierà il sindaco Roberto Bruni leggendo l’opinione che lui stesso ha chiesto a Magdi “Cristiano” Allam: “Il cimitero islamico separato e distinto dall’attuale cimitero di Colognola e Azzano non si deve fare. Anche gli uomini e le donne di fede musulmana rispettino le regole e le leggi italiane. Il cimitero dev’essere unico”.
E’ un pensiero che lo stesso presidente di Circoscrizione, Francesco Benigni, ha chiesto insistentemente al giornalista del Corriere della Sera convertitosi al cristianesimo. “Diciamo che da due anni a questa parte la circoscrizione, i residenti di Colognola, e la parrocchia, trovandosi di fronte all’imposizione di un cimitero islamico, hanno tentato di approfondire la cultura musulmana e hanno anche cercato di capire quali siano le procedure seguite per la tumulazione e l’organizzazione delle sepolture. Abbiamo scoperto, ad esempio, che qualche problema potrebbe essere posto dallo spostamento e dalla riesumazione che, dopo un certo numero di anni, sono previste dalla legge italiana. E alla fine di questo percorso abbiamo chiesto un parere a Magdi Allam. Secondo noi, se il cimitero si deve fare, va integrato pienamente con l’esistente. E così la pensa il noto giornalista, che su questi temi va considerato un esperto”.
Certo la battaglia della circoscrizione, che fondamentalmente non voleva il cimitero islamico, e di molti cittadini di Colognola, che avevano raccolto firme “contro”, è ormai persa. Il cimitero si fa. “La questione è come farlo – aggiunge Benigni -. Non è possibile, ad esempio, prevedere le pareti esterne della parte islamica diverse dal cimitero civico attuale. Non è giusto che debbano esserci ingressi separati, si sposti la guardiola attuale per farne una unica, con ingresso unico”. E’ solo l’inizio di un elenco di questioni che sarà sottoposto al sindaco nella serata del 20 gennaio, durante il Consiglio circoscrizionale.
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