• Abbonati
Fortaleza

Colpo di pistola di fronte alla figlia Bergamasco ucciso in Brasile video

Giuseppe Codeluppi, 60 anni, di Torre Boldone, ?? stato ucciso con un colpo di pistola il 10 gennaio a Cumbuco, localit?? brasiliana nei pressi di Fortaleza. L'omicida, il fidanzato della figlia minorenne, sarebbe collegato ad alcuni malviventi che hanno poi saccheggiato l'azienda agricola del bergamasco. L'avvocato chiede il rimpatrio per la figlia.

Un uomo che risultava ancora residente a Torre Boldone è stato ucciso con un colpo di pistola il 10 gennaio a Cumbuco, località brasiliana a 25 chilometri circa da Fortaleza. La vittima dell’omicidio, Giuseppe Codeluppi, cresciuto in Bergamasca e trasferitosi oltreoceano a fine 2007, avrebbe compiuto 60 anni il prossimo 25 gennaio. E’ stato freddato in una fazenda, azienda agricola di sua proprietà. Principale indiziato dell’omicidio, arrestato dalla polizia brasiliana subito dopo i fatti, è il fidanzato della figlia di Codeluppi. La ragazzina ha 14 anni. Il giovane ha sparato all’imprenditore bergamasco a bruciapelo, di fronte alla stessa minorenne.
Ma le indagini restano aperte: il 12 gennaio, infatti, una banda composta da almeno 10 uomini, ha raggiunto la fazenda di Codeluppi, saccheggiandola in lungo in largo. Non è quindi escluso che il fidanzato della figlia minorenne fosse in qualche modo collegato alla banda e che l’attività di Codeluppi fosse minacciata da estorsori della zona. La madre di Codeluppi, 82 anni, residente a Torre Boldone, ha preso contatti con un legale di Bergamo per fare in modo che la giovanissima C. rientri in Italia o possa essere affidata ad un tutore – forse un amico italiano – a Fortaleza. Informata dei fatti, dal consolato di Recife (800 chilometri più a Sud di Fortaleza), anche la Procura della Repubblica di Bergamo.
Giuseppe Codeluppi aveva divorziato in Italia da una bergamasca. Quindi aveva avuto una relazione con una donna romena, dalla quale nel 1994 era nata la figlia. Dopo essersi separato anche dalla romena Codeluppi si era trasferito con la figlia in Brasile, che viveva con lui nella fazenda di Cumbuco. Si sta interessando alla situazione della ragazzina il console italiano onorario di Fortaleza, Roberto Misici. Ma la sede consolare vera e propria si trova a Recife, 800 chilometri più a Sud, dove il caso viene seguito a distanza. La ragazzina per ora è stata affidata ad alcune strutture pubbliche di Fortaleza. Lei vorrebbe restare in Brasile e le autorità  brasiliane, secondo le loro leggi, ritengono che il tutore di C. debba risiedere in Brasile. L’avvocato di Bergamo contattato dalla famiglia, Luigi Riccardi, invece, sostiene che secondo il diritto privato internazionale il tutore debba essere italiano e che la ragazzina, priva di passaporto, debba essere rimpatriata e affidata alla nonna come tutrice. Il 14 gennaio ha inoltrato una istanza urgente, tramite la sede consolare di Recife, al giudice tutelare brasiliano con la richiesta che al caso venga applicata, secondo il principio generale del diritto internazionale privato, la giurisdizione italiana. Il legale sostiene inoltre che anche volendo applicare il diritto brasiliano la tutela della ragazzina spetterebbe al parente più prossimo, cioè la nonna che vive a Torre Boldone. E’ stato chiesto di affidarla momentaneamente ad un italiano amico di famiglia, ma il giudice tutelare, all’udienza svoltasi ieri (15 gennaio) si è riservato di decidere. Potrebbero esserci sviluppi nella giornata odierna.

La madre: il giorno dell’omicidio era tranquillo

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI