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Amarcord

Adelio Moro, interista di professione, ma con un grande cuore atalantino

"Cross di Sacco dalla destra, stop di petto di Moro, gran destro, goool!". Adelio Moro rivive la clamorosa vittoria atalantina del 1972 e d?? qualche consiglio a Doni&compagnia che domenica se la vedranno contro la corazzata guidata da Mourinho. Guarda il video che racconta la storia del personale record di Moro.

"Cross di Sacco dalla destra, stop di petto di Moro, gran destro, goool!" E’ il 30 gennaio 1972, sunday bloody sunday, il "Brumana" scoppia di gente. C’è l’Inter dei campioni. Mazzola, Bonimba, Facchetti, Burgnich, Bordon. Sul petto i nerazzurri hanno uno scudetto tricolore, proprio come Ibra, Cambiasso e Figo. Gente dai piedi fini. L’Atalanta è solo una domenica in meno dall’appuntarsi nuovamente una bandierina italiana. Quell’Atalanta invece diventa l’incubo, primo passo verso l’addio allo scudetto. E’ Adelio Moro a firmare lo storico 1-0. "Stranamente è stato un gol bellissimo – racconta il mitico centrocampista – e poi davanti avevamo la grande Inter. Giocavamo contro i campioni che avevano vinto tutto. Noi disputammo una buonissima partita e riuscimmo ad avere la meglio. Mi ricordo benissimo quella rete, mi marcava Facchetti".
Per Moro la sfida di domenica saprà di deja vu. Atalanta contro Inter, i campioni contro la terribile provinciale, la classe di Ibrahimovic e l’eterna genialità di Doni. Trentasette anni dopo una vittoria atalantina avrebbe lo stesso sapore, orgoglio e sorpresa. "L’Atalanta deve solo giocare come ha sempre fatto quest’anno – continua Moro – l’ho vista domenica contro il Palermo e mi è piaciuta molto nel secondo tempo. Se i nerazzurri riusciranno ad esprimersi sugli stessi livelli, l’Inter faticherà non poco. Non dimentichiamo che il Palermo è un’ottima squadra".
Nella rosa interista c’è qualcuno che secondo lei merita più attenzione da parte dei difensori atalantini?
"E’ difficile fare un nome, direi tutti. Il giocatore più pericoloso è senza dubbio Ibrahimovic, però bisogna tenere d’occhio anche gli altri".
Adelio Moro vanta un piccolo grande record: è l’unico giocatore nella storia della serie A ad aver segnato tutti i rigori calciati. Cifra tonda: dieci su dieci. In tutti questi anni gli aspiranti recordman si sono dovuti arrendere ad un passo dal traguardo, traditi dall’emozione. Situazione paradossale: Atalanta-Inter, minuto 90′, l’arbitro fischia un rigore per fallo su Doni. Che consiglio darebbe al capitano?
"Nessuno, è un calciatore esperto, sa il fatto suo. Sarebbe certamente una bella responsabilità".
Insomma, ammetta, non vuole che Doni le soffi il record.
"No, ci mancherebbe. Io devo solo ammettere che per arrivare a dieci rigori di fila segnati ho avuto la mia buona dose di fortuna. Ho iniziato a tirare i rigori quando ero nell’Atalanta, poi quando sono passato all’Inter, al Verona o al Milan ho sempre lasciato l’incombenza ai rigoristi ufficiali. Ho giocato anche nell’Ascoli e nel Cesena, tiravo un paio di rigori all’anno e pian piano è arrivato il record. Ora è più difficile, c’è più tensione e soprattutto i portieri sono più preparati, studiano i rigoristi alla televisione e riescono a prevedere dove calceranno. Non è più come una volta".
Un’ultima domanda. Per chi tiferà?
"Professionalmente devo rispondere Inter, faccio parte infatti della squadra degli osservatori nerazzurri che individuano i giovani talenti. Le assicuro però che sotto la camicia batte un cuore atalantino".

Guarda il video che racconta il record di Moro

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