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Parcheggio via fara

Parcheggio via Fara, 1200 euro al giorno di penale per ritardo

Terminati i primi lavori per rimediare allo smottamento. Nelle prossime settimane ancora sonde nel terreno e altri interventi. Ripristino del cantiere non prima di 60 giorni, e ci sono anche le penali per Bergamo Parcheggi, previste nella convenzione con il Comune. I residenti ricordano che il progetto va in parte modificato.

E’ terminata la posa di migliaia di metri cubi di calcestruzzo per mettere una toppa alla frana di parte della parete di contenimento nel cantiere per il parcheggio in via Fara. Duemila metri cubi circa nel giro di 9 giorni. La fine dell’opera provvisionale, per contenere lo smottamento, è stata confermata nella riunione tecnica a porte chiuse svoltasi tra le 14,30 e le 17,30 di oggi al cantiere di via Fara, alla quale hanno partecipato l’ingegner Giuseppe Pasinetti, consulente di Bergamo Parcheggi, Andrea Sailer, direttore lavori, Sergio Chiesa, geologo del Cnr ingaggiato per valutare l’emergenza, e l’architetto del Comune Pietro Foresti, del settore Lavori Pubblici. Il periodo di circa 60 giorni per ripristinare il cantiere risulta confermato e rappresenterà sicuramente un ritardo nella realizzazione dell’opera: dopo i carotaggi in corso tra il cantiere e la Rocca, che proseguiranno nei prossimi giorni, saranno poi necessarie altre opere per tornare allo stato originario del cantiere. La convenzione tra la società Bergamo Parcheggi e il Comune prevede una penale dello 0,1 per mille del costo complessivo per ogni giorno di ritardo. Su 12 milioni di costo del parcheggio la penale si aggira attorno ai 1200 euro al giorno. I conti alla fine della vicenda, naturalmente.“prima di riprendere i lavori, quando sarà sistemato il crollo di fine anno, il Comune dovrà approvare una variante al progetto di parcheggio. Altrimenti, secondo noi, non si dovrebbe procedere”.
E’ quanto precisa l’avvocato Chiara Muti, dello studio Bendinelli di Bergamo, che ha seguito per i residenti la causa civile intentata dalla Bergamo Parcheggi contro gli stessi, che si erano opposti all’installazione di chiodature tiranti alle loro case per favorire i lavori, come prevedeva il progetto del silo-parcheggio. “Il progetto iniziale – precisa l’avvocato – prevedeva le chiodature tiranti. I residenti si sono opposti, la Bergamo Parcheggi ha fatto causa e quella vicenda si è chiusa in favore dei residenti a metà ottobre. Non capiamo perché si sia andati avanti con i lavori, essendo venuta meno una possibilità prevista dal progetto. Poi c’è stato lo smottamento, il crollo di parte di una parete di contenimento e i lavori originari sono sostanzialmente fermi. Dal nostro punto di vista, però, una volta sistemate le conseguenze del crollo, i lavori non dovrebbero proseguire finchè non ci sarà l’approvazione della variante al progetto originaria, senza chiodature tiranti sulle case”.
Non a caso gli stessi residenti hanno sostenuto, durante l’ultimo sopralluogo del sindaco Roberto Bruni al cantiere, di aver anche inviato al Comune una diffida a far proseguire i lavori. Due giorni fa, tramite l’avvocato, hanno anche avanzato al Comune la richiesta di accesso agli atti per la variante al progetto, che dev’essere messa a punto da Bergamo Parcheggi e poi vagliata dall’amministrazione comunale. “Fino ad ora non si è lavorato sotto le case che secondo il progetto originale avrebbero dovuto essere collegate alle chiodature – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Carlo Fornoni -. Quindi i lavori sono stati effettuati nella piena regolarità, nonostante la decisione in tribunale. Resta il fatto che per quanto riguarda il lato delle case la variante al progetto è in corso di redazione. L’interesse e i timori dei residenti sono pienamente comprensibili e nei loro confronti c’è la massima trasparenza. Su quel fronte, garantisco, non si lavorerà assolutamente finchè il progetto non cambierà”. Aggiunge l’architetto Pietro Foresti, del settore Lavori pubblici di Palafrizzoni: “La variante al progetto non è ancora stata presentata da Bergamo Parcheggi. Appena arriverà il progetto sarà reso noto ai residenti. Resta da stabilire l’iter amministrativo che la variante dovrà seguire. Non è escluso che basti una determinazione del dirigente, senza passaggi in Giunta o Consiglio. Vedremo”.
Negli ultimi giorni sono proseguiti gli interventi "provvisionali" per sistemare il cantiere dopo gli smottamenti e i crolli della parete di contenimento.
Alle 14,30 è iniziata una riunione tecnica al cantiere di via Fara.

Le case dei residenti


 

 

 

Nel frattempo i residenti in via Fara ribadiscono che 

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