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La grande sfida

Del Neri: “Atalanta da combattimento per fermare la Juventus”

L'allenatore vuole regalare la vittoria ai tifosi: "Sarebbe bello chiudere in bellezza un anno ricco di soddisfazioni. M per riuscirci per mettere paura alla squadra di Ranieri bisognerà tenere alti i ritmi: loro hanno qualità ma sono anche belli tosti". Poi applaude la società torinese: "Ha saputo lanciare i giovani, dimostrando che quelli bravi non sono solo stranieri". Dubbio a sinistra: "Padoin arretrato? Forse".

“Per noi è stato un anno importante, speriamo di chiuderlo in bellezza”. Gigi Del Neri spera di mettere sotto l’albero dei tifosi una vittoria contro la Juve, impresa che per lui significherebbe anche l’abolizione di un tabù: contro i bianconeri ha perso le undici precedenti sfide in serie A. “Per mettere in difficoltà la squadra di Ranieri bisognerà tenere alto il ritmo e mettere un po’ di paura a Del Piero e compagni: servirà un’Atalanta da combattimento, perché la Juve oltre alla tecnica ha anche grinta e intensità. Insomma, è una squadra tosta e completa”. Punti deboli l’allenatore nerazzurro non ne vede: “Mah, più che altro dobbiamo sperare che loro ci sottovalutino. Se avranno forti motivazioni sarà dura. Noi però in casa abbiamo dimostrato qualità importanti”.
Del Neri vede però un punto in comune con la Vecchia Signora: la passione per i giovani. “In questo ci somigliamo. Anche loro come noi danno fiducia alle nuove leve: Marchisio, Giovinco e De Ceglie sono la dimostrazione che non sono solo i giovani stranieri a essere bravi. Ne abbiamo anche noi, del resto il calcio è nel dna degli italiani. Vivaddio hanno trovato una società che li ha lanciati nel grande calcio”. Inevitabile un accenno a Amauri e Legrottaglie, che il tecnico ha visto sbocciare ai tempi del Chievo: “Nicola in particolare si merita soddisfazioni: quando è arrivato a Torino era forse troppo giovane e si è un po’ smarrito.Ma ha saputo ritrovarsi e imporsi alla grande: per lui è una grossa rivincita. Quanto a Amauri, si vedeva che aveva qualità. E’ molto migliorato ed è arrivato dove voleva arrivare grazie a una enorme forza di volontà”. Guardando in casa propria, Del Neri deve fare i conti con l’emergenza difesa: Bellini e Rivalta sono squalificati, l’allenatore non ha ancora deciso chi schierare a sinistra. “Avevo pensato a Capelli, ma lui è un centrale. Credevo fosse più semplice risolvere il problema, ma in settimana ho capito che non è così. Padoin arretrato? Vedremo. Ho ancora un giorno per decidere”. In questo caso, a centrocampo giocherà De Ascentis. Manfredini invece dovrebbe farcela e essere al suo posto a fianco di Talamonti. Nessun dubbio in attacco: Vieri partirà dalla panchina. “Per il momento l’assetto è questo, non dimentichiamo che Floccari è forte anche di testa…”

 

L’INTERVISTA

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