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Il personaggio

Manfredini si prepara al duello “Milito pericolo numero uno” video

Il difensore indica l'uomo più pericoloso del Genoa: "Fa reparto da solo, come Floccari. Segna e fa salire la squadra: un attaccante di grandi qualità". Poi rassicura i tifosi sul tabù trasferta: "A Reggio abbiamo sbagliato tutto, ma nelle altre sfide a incidere è stato soprattutto il caso".

“Milito? E’ tra i cinque attaccanti più pericolosi del campionato italiano”. Per bocca di Thomas Manfredini, all’Atalanta attanagliata da mal di trasferta non servono troppe parole per enunciare il nemico pubblico numero uno dell’arduo confronto di domenica a Marassi.
Il Genoa di Gasperini è zeppo di giocatori di ottimo livello, non pochi fra i quali sono passati per la Juventus. Del resto l’attuale tecnico del Grifone guidò per anni la Primavera bianconera. Criscito, Milanetto, Sculli, Palladino: tutti elementi di classe, che hanno finora garantito alla loro squadra una posizione in classifica di tutto rispetto, sesta con 25 punti (due in più dei nerazzurri). Ma il regista difensivo di casa a Zingonia ha parole di elogio soprattutto per il falco argentino che staziona là davanti: “Fa reparto da solo, proprio come Floccari. Tiene palla, fa salire la squadra e possiede un innato senso del gol. Non a caso è capocannoniere della serie A (12 gol, ndr). E’ un giocatore di grande qualità, in grado di fare la differenza in un campionato livellato tecnicamente come quello italiano. I suoi 15 gol a stagione li ha sempre fatti”.
Ma Manfredini va oltre, toccando il tasto più delicato: il trend negativo lontano da Bergamo. L’occasione non è fra le più propizie per invertire la tendenza, che parla di soli 4 punti conquistati una volta scesi dal torpedone: il Genoa in casa ha lo stesso ritmo infernale dell’Atalanta, 19 punti ma senza sconfitte e con una partita in meno. “Il rispetto dovuto agli avversari ci impone di tenere alta l’attenzione con tutti – prosegue il biondo centrale -, anche se guardando ai singoli è ovvio fare il nome di chi è più pericoloso sotto porta. Ma anche se fuori casa sembriamo così disastrosi, faccio notare che dall’inizio della stagione abbiamo concesso pochissimo a chiunque. Molto spesso abbiamo subito lo svantaggio al primo episodio sfavorevole. Solo a Reggio Calabria abbiamo completamente sbagliato mentalità ed approccio: eravamo davvero irriconoscibili. A Catania e a Roma hanno avuto buon gioco contro di noi rimpalli e sfortuna”. Ed ecco la ricetta per sfatare il tabù: “Il Genoa dovrà preoccuparsi di noi, ma da parte nostra ci vorranno più cattiveria e agonismo. Dopo tutto, siamo più o meno la stessa squadra che l’anno scorso andò a vincere a San Siro con il Milan. E abbiamo un Valdes in più, per togliere pressione a Doni e Floccari e avere ulteriori colpi in canna: Jaime si fa trovare sempre pronto”.
 

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