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Ponte san pietro

Mazzucconi, si tratta sugli ammortizzatori

L'azienda ha proposto una richiesta di cassa integrazione straordinaria per crisi di almeno un anno per un numero di lavoratori compreso fra i 120 e i 150. I sindacati hanno chiesto la garanzia di cigs a rotazione per tutti i lavoratori per almeno sei mesi e incentivi per i dipendenti che non saranno coinvolti nella rotazione oltre che per chi sceglierà la mobilità volontaria

E’ ancora aperta la discussione fra la Fonderie Mario Mazzucconi e Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil, come è emerso dall’incontro fra azienda e sindacati svoltosi giovedì 4 dicembre. L’azienda ha proposto una richiesta di cassa integrazione straordinaria per crisi di almeno un anno per un numero di lavoratori compreso fra i 120 e i 150, anche se si riserva di verificare se può ottenere ammortizzatori sociali per un periodo più esteso, a seconda dei tempi necessari per risolvere le difficoltà che sta attraversando. I sindacati hanno poi chiesto la garanzia di cigs a rotazione per tutti i lavoratori per almeno sei mesi e sostegno al reddito per i lavoratori che non saranno coinvolti nella rotazione oltre che incentivi per chi sceglierà la mobilità volontaria (al momento l’azienda ha proposto una buonauscita di 3.500 euro, su cui però non c’è l’intesa dei sindacati). Inoltre le tre sigle puntano ad ottenere l’integrazione per i pensionandi. "Nel documento proposto dall’azienda si parla di una cassa straordinaria di 12 mesi. Eppure, da una prima verifica svolta dalla Fiom, sembra che il ministero del Lavoro sia disponibile a concedere ammortizzatori per un periodo superiore ad un anno, periodo utile a gestire una situazione che ha tutte le caratteristiche per essere definita transitoria", ha detto Paola Guerini della Fiom. Mentre per Gianfranco Maifredi della Fim "si è fatto un piccolo passo avanti, ma i nodi da sciogliere sono ancora molti, non da ultima la questione del nuovo stabilimento di Locate, che l’azienda ritiene un investimento strategico senza però definire ancora i tempi della sua realizzazione". E la richiesta di cassa "può essere una boccata d’ossigeno per i lavoratori in un momento certamente non facile", come ha sottolineato Maurizio Testoni della Uilm.  
Il prossimo incontro fra le parti è fissato per martedì 9 dicembre mentre il 16 è previsto un incontro in Regione per effettuare alcune verifiche proprio a proposito degli ammortizzatori.

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