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Il caso

Palazzetto, parte la crociata anche il calcio a cinque vuole un impianto nuovo fotogallery video

Lo sfogo del presidente della Foppa ha lasciato il segno. Anche dagli altri sport iniziano a levarsi voci che chiedono una struttura moderna, all'altezza dei risultati ottenuti dalle squadre orobiche. Il numero uno del Freestyle denuncia: "Per poter ambire alla serie A siamo costretti a giocare fuori città".

Lo sfogo del presidente della Foppa Luciano Bonetti ha lasciato il segno. "Non possiamo più giocare in un PalaNorda fatiscente" aveva denunciato Bonetti, invitando il Comune a fare passi concreti verso la realizzazione di un nuovo impianto. "Dietro di noi ci sono anche gli altri sport che meritano un’impianto all’altezza" aveva detto il presidente. E ora anche gli altri sport iniziano a muoversi: il primo a scendere in campo è il presidente del Bergamo Calcio a 5, Marco Calegari. Ecco la sua lettera aperta rivolta alla  città, alle istituzioni e alle altre società sportive orobiche:

"Con la presente in qualità di Presidente della Associazione Sportiva Bergamo Calcio a 5 volevo esprimere la mia solidarietà alle istanze e alle problematiche sollevate dal Presidente della Foppapedretti Dr. Luciano Bonetti e riprese in questi giorni dagli organi di Stampa locale. La situazione cittadina dell’offerta di impianti sportivi la conosciamo tutti, e quella del Palanorda è ormai un problema importante. Bergamo è una città che deve “ meritarsi un Palazzetto dello Sport “ all’altezza del valore sportivo e della cultura sportiva dei Bergamaschi.Con questa semplice frase credo di aver sintetizzato in due righe la situazione. La nostra disciplina sportiva nella Città di Bergamo non può ambire alla Serie A1 di calcio a 5, i regolamenti attuali della FIGC ci impongono campi di calcio a 5 al coperto della misura classica del 40×20 con un minimo di capienza disposto dai regolamenti della Lega di 1000 spettatori. Questi due vincoli non permettono di giocare in serie A1 in Bergamo città. Non esiste un impianto che assolva a questi due vincoli. Al momento siamo secondi in serie B, e troveremmo anche una sistemazione in A2 ma comunque fuori città. Mi chiedo come mai nelle altre città capoluogo di provincia non è così ?  Nelle altre città oramai non esistono più strutture datate come il Palanorda o se esistono sono state notevolmente ristrutturate.
Sulla situazione degli impianti cittadini questa la mia testimonianza: 8 anni fa la nostra società partecipò alla A1 di calcio a 5, ottenemmo deroga di poter giocare all’Italcementi, quando chiesi agli uffici competenti tutta la documentazione da inviare a Roma per l’omologazione in deroga dell’Italcementi con mia somma sorpresa mi diedero un documento fondamentale come “ Il Certificato dei Vigili del Fuoco": era datato 1969 !!!! Spero che nel frattempo almeno la documentazione sia stata messa in regola".
A chi sorride sulle problematiche del calcio a 5 posso inviare i dati Istat e Coni/Censis sui praticanti la nostra disciplina oramai abbiamo superato ampiamente in numero di praticanti molte discipline storiche ed il dato è in paurosa crescita esponenziale. Al di fuori del calcio a 5 sono certo che anche le altre discipline abbiamo problemi oggettivi con un Palazzetto dello Sport come quello della nostra città !!! Aldilà della nostra disciplina credo che tutte le discipline abbiano il diritto di avere in città una struttura moderna dove TUTTI possano praticare sport in maniera adeguata e con le Strutture che rispondono ai più moderni requisiti di sicurezza !!! La cosa che mi da più fastidio, da Bergamasco è che nelle province limitrofe si stiano già dando da fare e qualcuno ci stia “ bagnando il naso “. Chiedo con questo comunicato ai colleghi Presidenti delle altre discipline di tenere alto il dibattito, per un confronto corretto con le autorità preposte, alla fine del raggiungimento di una soluzione definitiva".

 

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