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Antimafia

Droga&Ndrangheta, trentuno arresti, due in Bergamasca

Ci sono anche due residenti in Bergamasca, rispettivamente di 34 e 38 anni, tra le 31 persone arrestate dal Gico della Guardia di Finanza di Milano nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Sequestrati oltre 4 milioni di euro di stupefacenti. Individuati grossi canali di traffico di stupefacenti gestiti dalla 'Ndrangheta sul territorio lombardo.

Un po’ come in Gomorra: i ragazzini trasformati in corrieri della droga venivano premiati per aver fatto bene le consegne, con regali e anche con soggiorni lussuosi in alcuni alberghi milanesi, a volte a luci rosse. Tra loro, per portare a termine il lavoro, parlavano con gergo calcistico. Cocaina, hashish e marijuana, smerciati anche nella Bergamasca da due uomini, avevano i nomi di calciatori e il giro di stupefacenti oltre ad essere rilevante in Lombardia, era controllato con ogni probabilità dalla ‘Ndrangheta. Ne sono convinti il pubblico ministero di Milano Marcello Musso, della Direzione Distrettuale Antimafia, e il gip Giorgio Barbuto, che ha firmato 31 ordinanze di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione Baia Blu.
L’accusa per gli arrestati (7 latitanti e 24 finiti in carcere oggi) è di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. Oltre agli arresti è scattato anche il sequestro di 42 chilogrammi di cocaina, di 217 chilogrammi di hashish e di 39 chili di marijuana. Droga per almeno 4 milioni di euro. Due arresti sono stati eseguiti anche in provincia di Bergamo, ai danni di due uomini di 34 e 38 anni (gli inquirenti non forniscono altre informazioni). Non sono persone di origine calabrese, ma due trafficanti nati a Milano e residenti in provincia di Bergamo da anni.
Nel 2006 la prima tranche della stessa operazione aveva portato agli arresti di 16 esponenti delle famiglie Modafferi e Mondella, vicine ai clan calabresi Trimboli e Marando. Nella seconda parte dell’inchiesta gli uomini del Gico (Gruppo investigazione criminalità organizzata) della Guardia di Finanza ha individuato un’organizzazione che spostava grosse quantità di cocaina e hashish dalla Spagna e dall’Olanda verso la Lombardia, la Puglia e la Sicilia. Altre importazioni avvenivano dalla Colombia, via Spagna. I corrieri utilizzavano auto munite di doppi fondi e spesso avevano a disposizione i camion di una ditta di autotrasporti di Buccinasco, secondo il Gico controllata dalla Ndrangheta.
Personaggio di spicco dell’associazione a delinquere è considerato Giovanni Amante, 46 anni, nato a Cologno monzese, che secondo l’accusa aveva messo in piedi il proficuo traffico criminale con Giancarlo Gardini, 41 anni, di Buccinasco, e Antonio Galasso, milanese di 39 anni. Punti di smistamento verso altre località lombarde erano Corsico, Buccinasco e Trezzano sul Naviglio, località dalla quale probabilmente partiva droga verso la provincia di Bergamo.

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