Armando Madonna lo ripeteva da tempo: “In serie B c’è grande equilibrio e la classifica è cortissima, basta fare risultato per due partite di fila e ti ritrovi là davanti. Quando avrò recuperato tutti gli infortunati potremo dire la nostra”. Detto, fatto: reduce dalla vittoria casalinga con la Salernitana e dal colpaccio di Bari, il suo AlbinoLeffe tutto grinta e fosforo è ormai a soli tre punti dalla vetta (il trio Sassuolo-Empoli-Grosseto) e sta per ritrovare uno dei protagonisti più attesi.
Marco Cellini, capocannoniere dei seriani della scorsa stagione con 23 reti, nell’allenamento domenicale del mattino è tornato ad allenarsi con il gruppo. Una notizia attesa da tempo: il malanno al piede che da settimane attanagliava il bomber fiorentino ha deciso finalmente di lasciarlo in pace. In questo scorcio di campionato, per lui, solo sei partite e nemmeno la soddisfazione di un gol. E proprio per ovviare alla pesante assenza, non disponendo di un centravanti di scorta il tecnico celeste ha optato per un modulo più coperto con Gabionetta all’ala sinistra – ma con licenza di accentrarsi e di avanzare sulla linea d’attacco – e Ruopolo unica punta. Essendo quest’ultimo un atipico, una “boa” che svaria sulle fasce e non uno sfondatore puro (3 gol finora), qualche problema sotto porta c’è stato: i soli 16 palloni messi in fondo alla rete dall’intera squadra in 16 gare sono lì a dimostrarlo. Meno male che la difesa ha limitato i danni, risultando la terza nella graduatoria delle meno battute a quota 14. E capitan Carobbio, riciclandosi come realizzatore, grazie al suo sinistro di rara precisione è quello che ha segnato di più: 4 gol, grazie anche al sacrificio del mediano Caremi, che facendo la spola tra terza linea e centrocampo gli consente di giostrare dieci metri più avanti e tentare la conclusione.
Ieri l’acciaccato Carobbio – nemmeno convocato a Bari – e l’irresistibile Gabionetta non si sono allenati, ma non dovrebbero esserci problemi a recuperarli per l’attesa partita clou di Brescia di sabato. Ma Mindo può guardare all’appuntamento del “Rigamonti” con fiducia crescente: il suo AlbinoLeffe, contro il Bari di Antonio Conte, ha dimostrato di sapere stare in campo con intelligenza. E alla fine è giunto il secondo successo esterno del campionato: in tutto, fanno 11 punti conquistati lontano da Bergamo sui 25 totali. Nessuno parli di mal di trasferta, insomma: tanto più che i seriani hanno seriamente rischiato di sconfiggere il Grosseto dell’ex Gustinetti a domicilio, impresa che finora non è riuscita a nessuno. Fu 2-2, dopo la palla match fallita su rigore proprio da Cellini. Che ora, con l’infortunio alle spalle, potrà ricominciare a scrivere pagine importanti per sé e i compagni. Sperando che possa farlo già con le rondinelle di Nedo Sonetti, che in classifica hanno un punto in più. Un undici che schiera gli ex Zoboli, Gorzegno e Possanzini, e punta apertamente alla promozione. Esattamente come il Bari, almeno prima di affondare sotto i colpi di una corazzata scesa dalla Valle Seriana.
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