Diminuiscono i reati nella maggior parte delle province italiane e anche a Bergamo il calo nel primo semestre di quest’anno è dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2007, secondo le prime rilevazioni del ministero dell’Interno. Un valore comunque inferiore alla media nazionale dove la flessione è del 10%, con la nostra provincia che si colloca tra quelle dove la diminuzione è più leggera. Il totale dei reati denunciati in Bergamasca si attesta infatti a 22.553, ovvero circa 212 atti contro la legge ogni 10mila abitanti. Con 770 furti (di cui 99 con strappo), 941 furti d’auto, 1.887 furti in abitazione, 256 rapine, 656 truffe e frodi informatiche, per un totale di 1.081 persone arrestate a cui si sommano 28 minori (i soggetti denunciati ma in libertà sono invece 5.812). Sebbene la percezione del tasso di criminalità nell’opinione pubblica sia ancora negativa, le denunce nel Belpaese nei primi sei mesi del 2008 sono state 1.348mila a fronte del milione e mezzo nello stesso arco di tempo dello scorso anno. Con una diminuzione delle denunce di borseggi (-24%), che si sono attestate intorno a quota 64mila, degli scippi (-21%) scese sotto i 10mila, dei furti di automobile (-19%) che sono state circa 76mila, delle truffe (-21%) con 52mila casi registrati, delle rapine (-11%) con meno di 24mila casi e dei furti in casa (-8%) con 72mila segnalazioni. Per quanto riguarda poi gli omicidi volontari la quota si mantiene intorno ai 620 all’anno. La media giornaliera dei reati è comunque alta se si considera che è di 7.500 al giorno, con più di 300 episodi criminosi all’ora, circa cinque al minuto. La diminuzione di reati denunciati in parte può essere spiegata con un potenziamento dell’attività di contrasto che ha portato ad arrestare 82mila persone (+11%), a fronte di 364mila persone denunciate (+3,8%) e con l’esaurimento dell’effetto indulto. Secondo i dati Istat comunque gli atti criminosi per il 50% dei casi non vengono denunciati.
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