E’ stato un incontro interlocutorio quello che si è svolto martedì 25 novembre fra la Fonderie Mario Mazzucconi e Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil, in cui si è discusso degli ammortizzatori sociali da mettere in campo in vista degli esuberi allo stabilimento di Ponte San Pietro, fra i 105 e i 140, dichiarati dall’azienda. Le richieste che hanno avanzato i sindacati riguardano la cassa integrazione straordinaria per crisi di un anno per circa 120 dipendenti su un totale di 189, la mobilità volontaria incentivata (che corrisponderebbe a tre mensilità di cassa integrazione pari a circa 2.600 euro), magari proprio per quei lavoratori vicini alla pensione; e la formazione. La priorità per l’azienda al momento, secondo Maurizio Testoni, segretario provinciale della Uilm, “è quella di riallineare gli organici, pur considerando strategico l’investimento su Locate”. E in relazione a quanto prospettato dall’impresa, Paola Guerini della Fiom ha detto che “l’azienda si è dimostrata disponibile a incentivi ai lavoratori che sceglieranno la mobilità, ma bisogna pensare anche alle persone che decideranno di restare”.
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