E’ stato definito "un archivio ritrovato". Una definizione che rende l’idea del valore dell’operazione che ha visto protagonisti, in ruoli diversi, la Fondazione Banca Popolare di Bergamo, la Fondazione Adriano Bernareggi e la società Mida Informatica. Insieme hanno realizzato un intervento che rimette a disposizione dei bergamaschi un patrimonio fotografico eccezionale. L’archivio delle immagini utilizzate per la storica collana "I pittori bergamaschi", edita da Bolis per conto della Popolare di Bergamo. Un’opera monumentale (20 volumi) che non ha eguali in Italia e che ora riacquista nuovo valore alla luce del recupero del patrimonio fotografico. Sono state catalogate, con un lavoro paziente e certosino, oltre 30 mila immagini: fotocolor (5.154), negativi in bianco e nero (25.152), lastre (2.609), diapositive a colori (28), ed in bianco e nero (9). La catalogazione, durata tre anni, è stata curata da Aurora Forlai, che si è avvalsa della collaborazione di un team di stagisti e volontari, sotto il coordinamento del conservatore del Museo Bernareggi Simone Facchinetti. Grazie a questo lavoro, sono spuntate anche 5 mila immagini inedite. Alla presentazione del prezioso intervento hanno speso parole d’elogio per l’impresa il presidente della Fondazione Banca popolare di Bergamo Emilio Zanetti, il presidente della Fondazione Bernareggi Emilio Moreschi e il direttore della Fondazione Bernareggi Gabriele Allevi. Era presente, ed ha regalato alcuni gustosi anedditi, anche il fotografo Sandro Da Re, protagonista con la sua magia fotografica della collana "I pittori bergamaschi".
Tutto il materiale catalogato è consultabile negli orari di apertura del Centro Studi del Museo Bernareggi (dal martedì al venerdì, dalle 15 alle 18), in via Pignolo 76 a Bergamo.
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